Eima, l’agricoltura italiana riparte da qui

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Grande affollamento tra i padiglioni fieristici di Bologna: gli agricoltori hanno voglia di ripresa. Il futuro è sempre più legato alla tecnologia

Gli agricoltori italiani hanno voglia di ripartire. Anche quest’anno, dopo l’edizione da record del 2010 che ha visto entrare più di 166 mila persone, l’Eima International è stata affollata da un pubblico inverosimile. La fiera internazionale della meccanizzazione agricola si è confermata l’appuntamento più atteso e seguito del panorama fieristico italiano, con i padiglioni stracolmi di imprenditori agricoli che osservavano le novità delle aziende costruttrici.

Il mercato italiano della meccanizzazione agricola ancora stenta a ripartire, ma l’entusiasmo dimostrato dai visitatori ha scatenato se non altro qualche speranza. L’Italia, ha infatti dichiarato Massimo Goldoni, presidente dell’ente organizzatore Unacoma, è in una fase di recessione per quanto riguarda la vendita di macchine agricole, in calo del 16,6% rispetto allo scorso anno. I trattori venduti, probabilmente, saranno meno di ventimila.

Tuttavia il ministro dell’agricoltura Mario Catania ha elargito qualche sensazione positiva: il suo intento è quello di varare «un piano pluriennale per la meccanizzazione agricola e il ripristino del credito agrario» che aiuti il settore a ripartire, come ha annunciato mercoledì inaugurando la fiera. I costruttori, altrimenti, dovranno appoggiarsi esclusivamente sulle esportazioni, che al contrario del mercato interno sono aumentate del 12%.

Visitando lo stand di Kverneland Group Italia, dove erano esposti il nuovo erpice F30 in anteprima mondiale, il sistema di semina A-Drill in anteprima italiana e un grande spazio dedicato al rivoluzionario sistema automatico IsoMatch, abbiamo rivolto alcune domande alla general manager del gruppo Kverneland Italia Eleonora Benassi.

Dottoressa Benassi, al termine della fiera Eima cosa pensa dell’attuale stato dell’agricoltura?

Le impressioni che ho ricevuto sono state molto interessanti. Gli agricoltori sono pronti a ripartire, anzi ne hanno una grande voglia; hanno un’attitudine meno negativa rispetto agli anni passati . Il settore è in profonda attesa di una ripresa, che però non credo arriverà il prossimo anno. Occorrerà aspettare almeno il 2014.

Come vede, invece, il futuro del settore?

Il nostro stand quest’anno era proprio rivolto al futuro dell’agricoltura, per il quale gli agricoltori sono più pronti che mai. Il futuro sarà indubbiamente legato alla tecnologia, alla quale sarà impossibile rinunciare: le aziende agricole, soprattutto quelle di grandi dimensioni, hanno bisogno di programmi di gestione e avanzate mappature, e Kverneland è pronta a offrire ogni tipo di supporto elettronico e tecnologico per facilitare il lavoro degli agricoltori e limitare l’impatto ambientale, con una tecnologia al 100% compatibile con i sistemi Isobus. Gli agricoltori stanno capendo l’indispensabilità di tutto questo. Dalle conversazioni che ho fatto in questi giorni con i concessionari, ho notato che ormai è impossibile parlare di agricoltura senza parlare di tecnologia.

Agrinotizie


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