Cibus Tour apre le porte dell’enogastronomia

Cibus Tour apre le porte dell'enogastronomia - Immagine
2011-04-15

Parma, 15 – 17 aprile 2011

"L’allevamento intensivo di bovini, suini e polli è molto sviluppato sia in Italia che nel resto d’Europa. Ottimizzazione degli spazi e processi standardizzati per ridurre il più possibile i costi di produzione: sono queste le regole essenziali di tale attività, molto vicina ai principi della produzione industriale. L’unica differenza è che l’allevamento intensivo tratta animali vivi, e non materia artificiale. Proprio per questo, da tempo, svariate associazioni ambientaliste e animaliste chiedono a gran voce che in Europa venga istituita una normativa per garantire, in primo luogo, il benessere degli animali, ma anche per recuperare le loro deiezioni, che spesso vengono sparse senza limiti sui campi da coltivare, nonostante la terra non riesca a metabolizzare liquame oltre una certa misura. Un secondo problema, che coinvolge anche l’uomo, è provocato dall’azoto presente nelle deieizioni, il quale finisce nelle falde acquifere sotto forma di nitrati, minacciando la salute umana. In Gran Bretagna questo problema è talmente accentuato che il governo ha sconsigliato di bere acqua dal rubinetto".

Questa, in sintesi, è la forte denuncia apparsa quest’oggi nel quotidiano La Repubblica a firma di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. E questi sono proprio i temi di cui si discuterà a Cibus Tour, la rassegna gastronomica in programma nel quartiere fieristico di Parma per questo weekend, da oggi a domenica. Cibus Tour offre prima di tutto la possibilità a tutti gli amanti del cibo, professionisti e non, di venire a conoscenza del grande patrimonio enogastronomico italiano. Ad attirare saranno soprattutto i 2500 metri quadri dedicati a "Po(r)co ma buono", un salone interamente incentrato sul maiale. L’occasione è unica: per la prima edizione dell’evento le porte saranno aperte a chiunque, mentre già dal prossimo anno l’ingresso sarà riservato ai professionisti del settore.

I tanti convegni in programma saranno delle occasioni per discutere sui temi che stanno caratterizzando il dibattito agroalimentare globale di questi ultimi tempi: agricoltura biologica, ecosostenibilità, ogm, tanto per citare alcune parole chiave. L’evento, insomma, si presenta molto ricco e interessante: anche chi non condivide le posizioni di Slow Food potrà pagare i soli cinque euro di ingresso e tuffarsi nel fiume di degustazioni che verranno proposte per l’intero fine settimana a Parma. E, comunque, quella di Slow Food non sarà l’unica voce di Cibus: durante la rassegna saranno presenti anche i rappresentanti di Confagricoltura, Federalimentare, Coop, Alma Caesus, Pro.B.E.R. Tutte le informazioni sull’evento sono reperibili sul sito www.cibustour.it.

Per inciso, a proposito della denuncia lanciata da Carlo Petrini, è importante sottolineare che qualche normativa sull’allevamento intensivo esiste già: la cosiddetta "Direttiva nitrati" è entrata in vigore in Unione Europea circa vent’anni fa, anche se in Italia è stata recepita con fatica solo da pochi anni. In ogni caso, la normativa prevede il divieto di immettere azoto nell’ambiente per più di 170 kg per ettaro. Ciò significa che tre bovini hanno bisogno di un ettaro di terreno nel quale smaltire le loro deiezioni. Inutile dire che il numero di bovini presente oggi in Europa è di molto superiore rispetto al terreno destinato ad uso agricolo. Il problema appare dunque molto lontano dalla sua soluzione.

Agrinotizie


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