Nuova Pac, divieto di monosuccessione: come funziona e chi è esente

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La nuova Pac parte dal 1° gennaio 2023, ma il primo anno sarà di transizione e le regole vere e proprie entreranno in vigore solo a partire dal 2024. Tra queste c’è il divieto di monosuccessione: dal 1° gennaio 2024 non sarà più possibile, sulla stessa parcella, applicare la monosuccessione, come per esempio mais su mais o grano duro su grano duro, perché appartengono allo stesso genere. Lo stesso vale per la veccia, il favino e la fava, che sono tutti e tre del genere Vicia. Sarà invece possibile, per esempio, la rotazione grano-orzo, perché appartengono a generi diversi e quindi consentono di obbedire al cambio di coltura.

Il divieto di monosuccessione prevede però delle esenzioni per le seguenti categorie:

  • le aziende agricole i cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o da prati permanenti;
  • le aziende agricole che coltivano colture sommerse come il riso;
  • le aziende agricole con una superficie a seminativi fino a 10 ettari;
  • le aziende agricole certificate biologiche;
  • le aziende agricole ricadenti in aree montane.

La verifica dell’avvenuto rispetto dell’obbligo di rotazione verrà effettuata nel 2025 sulla campagna 2024.

Agrinotizie


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