Agrumi di Sicilia, torna la tristeza
Gli agrumicoltori siciliani sono di nuovo in allarme: un nuovo e pericolosissimo ceppo del virus della tristeza, già apparso in Europa, rischia di colpire anche la Sicilia. E questo proprio dopo che il virus della tristeza è stato debellato, grazie alla sostituzione delle numerose piante colpite con altre ottenute da portinnesti più resistenti. Pare tuttavia che il nuovo ceppo della tristeza sia in grado di superare la resistenza di tali portinnesti: i danni di questo temibile virus, già estremamente dannoso per l’agrumicoltura siciliana, rischiano così di aumentare in maniera esponenziale.
Il presidente di Confagricoltura Sicilia Gerardo Diana ha già scritto al presidente della Regione Raffaele Lombardo, chiedendo l’immediato rafforzamento delle barriere fitosanitarie per evitare che il nuovo ceppo del virus giunga dalla Spagna, dove è già presente: Diana vuole a tutti i costi evitare che gli agrumicoltori subiscano ulteriori perdite, dato che la crisi economica non permetterebbe loro di sostituire eventuali appezzamenti distrutti dalla tristeza. Anche se le barriere sanitarie possono sembrare antiquate, secondo Diana esse sono l’unico strumento utilizzabile contro il virus. Questa la giustificazione inserita nella lettera per Lombardo, dal quale Confagricoltura Sicilia si attende un’efficace reazione a tutela dell’economia agrumicola, vitale per questa regione.