Lotta alla Drosophila, via libera al cyantraniliprole
È stato approvato l’uso d’emergenza del cyantraniliprole o cyazypyr (nome del formulato commerciale Exirel), la nuova molecola per la lotta alla Drosophila suzukii sul ciliegio. Il prodotto potrà essere impiegato dal 12 giugno fino al 9 ottobre.
È stata così accolta l’istanza presentata da Coldiretti che, da alcuni anni, segue il percorso sperimentale relativo all’efficacia di tale molecola che presenta la maggior efficacia finora riscontrata nella lotta al temibile parassita che ha devastato la produzione di ciliegie con gravissimi danni economici per tutto il comparto. Uno studio del Ministero dell’agricoltura francese, condotto sull’efficacia del cyantraniliprole contro la Drosophila su ciliegie e piccoli frutti, dimostra infatti che il cyantraniliprole è in grado di controllare il 90% del parassita.
Coldiretti ha espresso apprezzamento per il riscontro positivo avuto dalle amministrazioni competenti su questa sostanza attiva che, già impiegata negli Stati Uniti, contro la Drosophila suzukii viene così a essere commercializzata per la prima volta in Italia e in Europa. La casa produttrice, la DuPont, ha presentato nel 2011 il dossier di valutazione del cyantraniliprole presso la Commissione europea al fine di ottenere la registrazione definitiva del formulato. Il paese relatore è la Francia per il sud Europa, e ci si aspetta che per la campagna 2016 il prodotto sia in commercio.
Al momento non è stato possibile chiedere l’uso d’emergenza del medesimo principio attivo anche sul resto della frutta a bacca rossa, colpita dal parassita, in quanto sono ancora in corso le prove sperimentali per ottenere l’autorizzazione anche su colture quali il pesco, la vite e i piccoli frutti, ma si confida che al più preso l’impiego della sostanza attiva possa essere autorizzato anche su queste.
I vantaggi del cyantraniliprole sono che associa a un alto potere di efficacia contro la Drosophila anche il fatto di non avere alcun effetto sulla salute umana alle dosi impiegate, di non presentare problemi di residui, di non essere tossico per i mammiferi e di non avere alcun effetto sulla salute delle api.
fonte: Coldiretti