Vinitaly, il 19% degli italiani acquista vino bio
Gli italiani apprezzano sempre di più il vino biologico. «La prova della bontà del lavoro fin qui svolto – dice Fabrizio Piva, amministratore delegato di Ccpb – sono i dati pubblicati da Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui il 19% delle famiglie italiane ha acquistato vino bio».
In chiusura di Vinitaly 2013, dove Ccpb e Consorzio Il Biologico sono stati presenti con due stand e trenta aziende associate, si raccolgono i primi frutti dopo il primo anno di entrata in vigore dell’atteso Reg CE 203/2012 sul vino biologico europeo.
Secondo i dati del ministero dell’agricoltura, in Italia abbiamo 53 mila ettari interessati da viti biologiche, pari all’8% dell’intera superficie viticola nazionale. «Facendo una stima sulla base della produttività media – aggiunge Piva – possiamo calcolare che ogni anno si producono tra i due e tre milioni di ettolitri di vino biologico».
«Questo è un punto di partenza, il vino biologico può e deve crescere ancora – commenta Lino Nori, presidente di Consorzio Il Biologico – poiché il futuro è la sostenibilità economica, sociale e ambientale, e finora il bio è il metodo agricolo più sostenibile».
Di questo abbiamo parlato durante il convegno ‘La filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale’. Davanti a una platea di 150 persone, a ulteriore dimostrazione dell’interesse sull’argomento, accompagnati da illustri esperti del settore abbiamo ragionato su come «la certificazione può contribuire a comunicare la trasparenza dei metodi di produzione e l’impegno del sistema produttivo a ridurre i fattori inquinanti nel rispetto dei protocolli internazionali e delle decisioni assunte in sede comunitaria». È quello che facciamo tutti i giorni con la certificazione sul biologico e sugli impatti ambientali verificati.