Il grano Usa rimane migliore di quello Ue

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L\'analisi sul mercato non lascia dubbio: i prezzi del prodotto statunitense sono più competitivi e favoriscono le esportazioni

di Sergio Pitzalis

La tabella allegata qui a sinistra (clicca per ingrandirla) mostra i mesi interessati alla semina e al raccolto dei maggiori produttori di grano al mondo. Se da un punto di vista agricolo la tabella appare superficiale, è invece importante per l’andamento dei prezzi a termine a seconda del periodo in cui ci troviamo. Più distanti siamo dal momento del raccolto, minore sarà l’impatto della notizia sul trend del grano.

Un altro aspetto importante della tabella è quello concernente la stagionalità di tutti i prodotti agricoli: essendo la semina e il raccolto costanti ogni anno, abbiamo mesi in cui i prezzi tendenzialmente salgono e mesi in cui generalmente possono scendere. La stagionalità agricola non ha niente a che vedere con le nostre fasi cicliche, indipendenti dal periodo in cui ci troviamo.

Detto questo, vediamo come si sono mossi i mercati internazionali in questa settimana: continuano le esportazioni da parte degli Stati Uniti, con un quantitativo settimanale pari a 293.600 tonnellate del vecchio raccolto e con prenotazioni di 94.300 tonnellate del nuovo raccolto. Le spedizioni verso l’estero hanno ormai raggiunto il 70% del target previsto dalla Usda (il dipartimento statunitense all’agricoltura). Non dimentichiamo, poi, come febbraio e marzo siano i mesi in cui arrivano le richieste di frumento da parte di molti paesi, con il mercato del grano che entra nel vivo.

Al momento i prezzi sui mercati a termine parlano chiaro: il grano Usa rimane tra i più competitivi al mondo, migliore dei prezzi europei. Tra i più cari troviamo il grano russo, quello cinese e l’australiano, ben sopra i 300 euro alla tonnellata. Bruxelles ha intanto annunciato di poter esportare altre 467.079 tonnellate di grano tenero, portando così la quantità complessiva stagionale a 11,3 milioni di tonnellate. Sul fronte meteo rimane il problema siccità nelle pianure degli Stati Uniti che rende difficile capire quale potrà essere l’impatto sulla produzione di grano nel 2013. In Sudamerica, nel frattempo, permane una condizione di piogge abbondanti nel nord del Brasile e di una scarsità di umidità Argentina.

Commento tecnico: Non cambia molto il prezzo di grano e mais questa settimana; il dato tecnico più interessante è relativo al Cot (Commitments of traders) ovvero il riepilogo dei contratti future stipulati dai grandi operatori commerciali e finanziari. Ebbene, il numero dei contratti stipulati in quest’ultima settimana è in netto calo rispetto alla settimana precedente, sia tra gli operatori del settore sia tra i fondi speculativi. Un dato, questo, da leggere con molta attenzione poiché punto di riferimento per il “sentiment” del mercato dei cereali. Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza marzo 2013 chiudeva a 7 dollari e 74 cent, mentre il contratto consegna maggio 2013 chiudeva a 7 dollari e 72 cent. Il corn con scadenza marzo 2013 chiudeva a 7 dollari e 34 cent, mentre la consegna maggio 2013 chiudeva a 7 dollari e 35 cent. Il mais rientra in una condizione di contango. Intanto cala ancora il prezzo del grano tenero Usa: adesso per acquistarne una tonnellata occorrono circa 318 euro più i costi di spedizione.

Grano Tenero Naz. n.1 Spec. Forza: Al 31 gennaio il prezzo del nostro grano tenero Spec. Forza n.1 è stabile sui prezzi della scorsa settimana: in particolare alla borsa di Bologna il prezzo è compreso tra 272 e 276 euro/t. Alla data del 29 gennaio, alla borsa merci di Milano, lo stesso tipo di grano è scambiato tra 290 e 302 euro/t. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo, risente in modo diretto degli sbalzi registrati dai mercati internazionali. Il prezzo del contratto con consegna marzo 2013 chiude a 248 euro la t., rimanendo vicino al suo supporto primario di 245 euro/t.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.

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