Prezzi semina raddoppiati: colpa dei rincari sulle materie prime
Sono stati i rincari delle materie prime ad avere fatto raddoppiare i prezzi per le semine, impennando di conseguenza i costi di produzione in agricoltura: è quanto emerge da un’analisi condotta da Coldiretti, che pone l’attenzione sulla tenuta dei bilanci delle aziende. Ma le semine non sono che la punta dell’iceberg: con l’avvio delle operazioni autunnali gli agricoltori devono infatti affrontare i rincari sul gasolio per i macchinari, sui costi energetici per il riscaldamento delle serre e sugli aumenti dei listini degli imballaggi in plastica, acciaio, vetro, legno e carta.
Non se la passano meglio gli allevatori, che stanno facendo i conti con i prezzi dei principali elementi della dieta degli animali, schizzati alle stelle.
«In gioco c’è il futuro dell’agricoltura italiana», spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che evidenzia come l’impennata dei costi vada a incasellarsi in una situazione già complicata, dove a causa della pandemia da Covid «si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per conquistare l’autosufficienza produttiva nei settori strategici per garantire l’alimentazione delle popolazione».