L’intelligenza artificiale aiuta l’agricoltura

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Grazie all\'utilizzo di una speciale risonanza magnetica, un nuovo software è in grado di riconoscere i prodotti agricoli ottenuti con l\'apporto di compost di qualità.

Il compost di qualità fa bene alle piante e alle coltivazioni, e le proprietà dei prodotti agricoli sono più uniformi e possiedono una maggior carica energetica. Questo è il risultato del progetto “Produzioni agricole sostenibili con l’impiego di compost di qualità”. Una ricerca innovativa, che mette insieme l’intelligenza artificiale e l’agricoltura sostenibile e l’esperienza di Progeva, azienda leader nel settore ambientale, e Innovative Solutions, spin off del Politecnico di Bari.

Grazie all’utilizzo di una speciale risonanza magnetica, il software sviluppato per il progetto è in grado di riconoscere con precisione i prodotti agricoli ottenuti con l’apporto di compost di qualità. I test sono stati effettuati su uva da tavola, pomodoro e grano (un frutto, un ortaggio e un cereale), dimostrando che l’utilizzo del compost di Progeva è in grado di rendere i prodotti più ricchi di elementi nutritivi e, come se non bastasse, omogenizza le produzioni, rendendo più uniforme la qualità dei prodotti raccolti, quindi trasformati e messi in commercio.

«Grazie all’utilizzo di compost di qualità – spiega il prof. Mario Latronico, responsabile scientifico del progetto – le produzioni risultano essere molto più omogenee in termini di composizione chimica e questo rappresenta un indubbio vantaggio per la trasformazione e la commercializzazione. Ad esempio, provando a semplificare il concetto, due bottiglie di salsa prodotte dalla stessa coltivazione di pomodoro avranno caratteristiche qualitative e organolettiche molto simili tra loro, e questo si traduce in maggiori garanzie per i consumatori, ma anche per le aziende che producono. Inoltre, grazie alla risonanza magnetica, è stato accertato che l’utilizzo di compost favorisce un maggiore contenuto energetico dei tre prodotti coltivati (pomodori, uva da tavola e grano) e questo rappresenta un elemento di notevole interesse per le diete degli sportivi».

Nell’ambito del progetto, inoltre, Innovative Solutions ha sviluppato e realizzato un software che apprende lavorando e che fornisce risultati sempre più precisi ai ricercatori con descrizioni univoche della qualità dei prodotti agricoli. Un risultato ottenuto grazie all’intelligenza artificiale.

«Abbiamo messo a punto un sistema di identificazione e classificazione dei campioni che prescinde dalle procedure documentali», dichiara il prof. Vito Gallo, presidente di Innovative Solutions. «Allo stato attuale, il nostro sistema garantisce le migliori performance nel classificare in maniera inequivocabile un prodotto alimentare».

Spiega infine Lella Miccolis, amministratrice di Progeva: «Riconoscere un prodotto coltivato con compost di qualità, da un altro ottenuto con pratiche tradizionali sarà una garanzia per i consumatori. Il progetto e la ricerca l’hanno dimostrato con l’utilizzo delle risonanze magnetiche e dell’intelligenza artificiale. Penso che questo progetto sia stato un passo in avanti verso una maggiore attenzione per i temi della sostenibilità e dell’economia circolare, grazie alla verifica dell’impatto positivo del compost nei sistemi di coltivazione con l’accertamento della qualità del prodotto finale».

fonte: comunicato stampa Progeva

Agrinotizie


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