Pomodoro, gli agricoltori non vogliono seminare
Gli agricoltori del nord Italia non sono più disposti a seminare il pomodoro. Lo ha annunciato Coldiretti Emilia-Romagna, affermando che, anche in caso di certezze in fase di contrattazione e di reale ritiro del prodotto a un prezzo remunerativo per il produttore, non si terrà alcun accordo per la trasformazione del pomodoro in nord Italia. L’associazione degli agricoltori, infatti, lamenta «la mancanza di trasparenza e di responsabilità», che determinano il rifiuto degli agricoltori a seminare il prodotto.
Così afferma Mauro Tonello, vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente regionale dell’Emilia-Romagna: «L’esigenza di una chiusura dell’accordo è certamente molto sentita anche nel ferrarese, uno dei bacini di produzione del pomodoro al nord Italia più interessanti, ma ovviamente non ha senso contrattare prezzi al di sotto dei costi di produzione e a malincuore le aziende agricole dovranno trovare colture alternative che non mettano a repentaglio la redditività aziendale come succederebbe nel caso di un cattivo accordo per il pomodoro».
Aggiunge Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara, riguardo alla provincia interessata (dove c’è attesa da parte delle aziende per capire se investire a pomodoro o fare altre scelte, ormai non procastinabili, visto l’avanzare della stagione): «In molte aree della nostra provincia la coltura del pomodoro ha significato imprimere una svolta positiva negli anni scorsi, ma ultimamente abbiamo lavorato in rimessa. La situazione è chiaramente insostenibile, e ci attendiamo ben altro atteggiamento da parte dell’industria e di alcune organizzazioni di produttori, altrimenti ci troveremo a constatare l’ulteriore impoverimento dell’economia provinciale e in particolare di un settore che solo cinque anni fa veniva indicato come "oro rosso". Riteniamo urgente dunque che il tavolo decida in fretta: o accordo dignitoso o nessun accordo, e quindi possibilità per le aziende agricole di investimenti alternativi per la prossima campagna».