Pesticidi illegali, attività da contrastare
Il commercio illegale di pesticidi vale più del 10% del mercato mondiale di questo prodotto. Questo è emerso la scorsa settimana ad Alicante, in occasione di una conferenza organizzata dall’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (Uami) e dall’Europol sul tema della minaccia di pesticidi illegali.
Se si pensa che una singola spedizione di questo prodotto contraffatto può valere oltre un milione di euro, si fa presto a capire l’enorme livello di lucro di questo mercato nero. Per questo è stata organizzata una conferenza che ha visto riunirsi i rappresentanti delle autorità incaricate di verificare i pesticidi di 25 Stati membri dell’Unione europea, uniti a quelli di Islanda, Croazia e Australia, nonché ai rappresentanti dell’industria dei pesticidi e della Commissione europea.
Secondo Paul Maier, direttore dell’Uami, «questa conferenza è un evento fondamentale per il nostro Osservatorio. Insieme all’Europol, e con il fondamentale contributo dei nostri colleghi della Commissione europea, siamo riusciti a riunire i principali funzionari incaricati di far osservare le leggi comunitarie, gli esperti industriali e i responsabili politici europei. Lo scambio di informazioni e di migliori prassi che ha avuto luogo qui in questi ultimi due giorni rappresenta un passo importante per far fronte al problema dei pesticidi illegali in Europ, e dimostra il valore aggiunto che la struttura cooperativa dell’Osservatorio può apportare in questioni come questa».
Così si è invece espresso Rob Wainwright, direttore dell’Europol: «Il commercio di pesticidi illegali e contraffatti è organizzato da reti criminali estremamente sofisticate. I criminali hanno sviluppato delle catene di approvvigionamento globali complesse e sfruttano delle imprese legali per camuffare le proprie attività. È importante affrontare questa criminalità crescente, in particolare pensando ai possibili rischi per la salute».