Olio novello campano, il migliore del decennio

"Questa è un’ottima annata", si direbbe citando un film di qualche anno fa. In effetti, il 2012 dell’olio campano sta facendo gongolare i produttori: secondo gli esperti, si tratta del migliore da qualche anno a questa parte. Bassa l’acidità, eccellenti le caratteristiche chimiche e organolettiche.
Ma qual è il migliore olio novello della Campania? Questo lo si scoprirà il 7 dicembre prossimo nella sala Rari della biblioteca nazionale di Napoli con il concorso "Nuovolio 2012". Il premio, dedicato ai migliori oli extra vergine ottenuti con le olive dell’annata agraria corrente, è organizzato da Coldiretti Campania e Unaprol.
«Con questo riconoscimento – dicono Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo, presidente e direttore di Coldiretti Campania – vogliamo valorizzare un prodotto importantissimo per l’economia della nostra regione. L’olio è un punto forte della tradizione campana, cardine della dieta mediterranea e tra i più importanti prodotti del settore agroalimentare».
Secondo i numeri di Coldiretti, sono oltre 70 mila gli ettari di terra messi a produzione in Campania dai quali, nel solo 2011, si sono ottenuti quasi 415 mila quintali di olio. Con "Nuovolio 2012" verranno premiati i migliori oli nelle categorie fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso, giudicati in base ai risultati delle analisi chimiche e sensoriali.
Ma prima ancora di scoprire l’esito del concorso, un dato positivo c’è già: l’olio 2012 sarà tra i migliori di questo ultimo decennio. Tutti i campioni pervenuti hanno infatti superato in maniera eccellente le analisi chimiche e organolettiche. Complice il clima particolarmente favorevole e la mancanza di parassiti, le olive erano perlopiù senza difetti e l’olio che ne è derivato ha ottime caratteristiche chimiche e livelli particolarmente bassi di acidità.
Daniele Beniamino (ufficio stampa Coldiretti Campania)