Cereali in calo, colpa della speculazione

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I picchi al ribasso delle quotazioni sono decisi unicamente dagli attori di borsa che mirano al profitto diretto

di Sergio Pitzalis

Il calo dei prezzi dei cereali e dei semi oleosi di questa settimana sui mercati americani ed europei mostra, in modo inequivocabile, quanto pesi la componente speculativa e finanziaria sulle materie prime. Pur in assenza di dati macro importanti, tali da giustificare un calo così marcato dei prezzi, il future del wheat cala dai 9,30 dollari per bushel della scorsa settimana ai minimi di periodo di 8,40 dollari per bushel. Un calo di circa un dollaro che non trova riscontro e giustificazione in un mercato fisico ancora in forte pressione e con una crisi strutturale non superabile in una sola settimana.

Cos’è successo, allora, sui mercati dei cereali? Oggi i grandi fondi speculativi cercano di ricavare più profitti possibili anche dalle commodities, inserendo nel proprio portafoglio consistenti quantitativi di contratti di qualsiasi tipo di materia prima. Non essendo però operatori del settore, ma solo alla ricerca di una speculazione diretta sul prezzo, è necessario che i mercati azionari siano stabili. Quando inizia a esserci pressione sui listini azionari, coma sta accadendo in questi giorni e come abbiamo visto nel mese di maggio e giugno scorso, ecco che prudentemente gli operatori finanziari chiudono le posizioni in portafoglio in attesa di notizie più positive dai mercati. Tali operazioni creano sempre dei forti scossoni sui prezzi così come accaduto in questi giorni. Da qui l’importanza di un’attenta analisi tecnica sui prezzi a termine, quale valido sistema in grado di fornire preziose indicazioni agli operatori del settore.

L’unico dato interessante emerso in questi giorni dai mercati internazionali riguarda la soia, con la notizia della cancellazione da parte della Cina di importanti ordinativi di acquisto dagli Stati Uniti. Adesso il prezzo a termine si trova sui 13,81 dollari per bushel, esattamente sul primo target di periodo indicato.

Commento tecnico. Rispetto alla scorsa settimana, si ribalta completamente il discorso sul future del wheat. Adesso il prezzo del contratto scadenza dicembre si trova a 8,34 dollari per bushel, in altre parole nella parte inferiore del canale laterale iniziato in estate. Come dicevamo sopra, le motivazioni di un simile andamento sono solo di natura speculativa e non legate ai mercati fisici. Fino a quando i mercati azionari mostreranno tensioni particolari, difficilmente vedremo tornare sui livelli superiori i prezzi dei cereali. Una prima risposta e un possibile sblocco della situazione l’avremo dalla prima settimana di dicembre in poi.

Grano Tenero Naz. N.1 Spec. Forza. Al 15 novembre, il prezzo del nostro grano tenero Spec. Forza n.1 alla borsa di Bologna oscillava tra 277 e 281 euro/t, mentre alla borsa merci di Milano la stessa tipologia di contratto registrava un prezzo compreso tra 290 e 307 euro/t. Anche il grano francese, il Milling Wheat, risente della pressione dei mercati finanziari riportandosi sui 270 euro/t. Nonostante tutto, la Francia rimane tra i paesi con un alto livello di esportazione del proprio grano insieme alla Russia, e questo fatto potrà caratterizzare un rialzo dei prezzi non appena avremo una schiarita sulle borse azionarie. Per il prezzo del nostro grano invece, non ci sono state novità importanti: come sappiamo, infatti, per avere effetti sui prezzi interni occorre una variazione di tendenza dei mercati internazionali di circa un mese. Qualora la situazione non torni alla normalità entro la fine del mese, allora un ribasso dei nostri prodotti sarà probabile, altrimenti tutto sarà rinviato alla primavera del prossimo anno. Ricordiamo infine, che per gli abbonati al servizio Gsa è disponibile l’andamento del prezzo medio del wheat Usa e del Milling Wheat per l’anno 2013.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.

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