Terremoto in Emilia, 10 milioni per gli agricoltori

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L\'aiuto è stato erogato da Confcooperative Emilia-Romagna. Ma gli imprenditori dovranno tornare a pagare le tasse sugli immobili dal 1° ottobre, anche se i loro edifici rimangono danneggiati

Ammonta a dieci milioni di euro l’intervento di sostegno che la Confcooperative Emilia-Romagna ha messo a disposizione per le imprese agricole danneggiate dal terremoto che ha interessato i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia il 20 e il 29 maggio scorsi. Destinatari degli interventi saranno le aziende agricole socie di cooperative con sedi o strutture produttive situate nei territori colpiti dal sisma. L’accordo, che vuole dare in primo luogo una risposta concreta ai problemi di liquidità delle aziende, prevede che le Banche di Credito Cooperativo anticipino alle aziende agricole il valore della liquidazione, nella misura massima del 90%, ad un tasso di interesse estremamente vantaggioso. Cooperfidi Italia, il Consorzio di garanzia promosso da Agci, Confcooperative e Legacoop, si impegnerà invece a vagliare le richieste in tempi rapidi e ad offrire una garanzia del 30% sul finanziamento. Infine, Fondosviluppo, società che raccoglie il 3% degli utili annui delle cooperative reinvestendoli nella promozione e nello sviluppo della cooperazione, abbatterà il tasso di interesse del finanziamento. «Con la firma del protocollo – spiega il presidente di Confcooperative Emilia Romagna e di Fondo Sviluppo Maurizio Gardini – diamo il nostro reale contributo al riscatto economico e sociale dei territori duramente colpiti dal sisma, favorendo la ricostruzione e la ripresa delle attività produttive. È la nostra risposta concreta ai bisogni delle nostre associate».

Ma a questa buona notizia ne segue una spiacevole. I paesi terremotati, infatti, torneranno a pagare le tasse sugli immobili a partire da ottobre 2012. Lo scorso 14 agosto il presidente dell’Emilia-Romagna Vasco Errani aveva chiesto all’Agenzia delle entrate di prolungare le agevolazioni fiscali per i terremotati fino a tutto il 2013, ma il suo appello non è stato accolto: dal 1° ottobre gli emiliani dovranno così tornare a pagare le tasse sulle loro proprietà. La posizione dell’Agenzia è stata affidata a una nota: «La scadenza del termine di sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari rimane fissata al 30 settembre 2012, fermo restando la possibilità di regolarizzare entro il 30 novembre 2012, senza applicazione di sanzioni e interessi, gli adempimenti concernenti le ritenute e relativi al periodo dal 20 maggio all’8 giugno 2012». Secondo Errani, però, è ingiusto che chi ha una casa o un’azienda inagibile o parzialmente distrutta debba pagare le tasse nel 2013. Il governatore dell’Emilia-Romagna ha promesso battaglia a Roma.

Gli imprenditori agricoli che volessero rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi del terremoto possono consultare il sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto, dove è online da pochi giorni il depliant informativo pensato dalla Regione Emilia-Romagna per informare gli imprenditori e le imprese colpite dagli eventi sismici dello scorso maggio. In particolare, nella guida vengono illustrati i temi legati all’agibilità sismica e al certificato provvisorio, l’accertamento del danno e il riconoscimento delle spese effettivamente sostenute, la delocalizzazione temporanea e il ripristino delle attività produttive, tutte le agevolazioni, le sospensioni e le proroghe delle scadenze.

Agrinotizie


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