Sulla spiaggia le pesche e nettarine sono gratis

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Il Mipaaf promuove \'Pesche in spiaggia\', che regala un chilo di pesche ad ogni turista che si trova in Romagna, Veneto, Lazio e Sardegna.

Si può dire che le pesche siano le regine dell’estate 2011. Prima erano nell’occhio del ciclone grazie alle simboliche proteste di Coldiretti per protestare contro le ridicole quotazioni di questo frutto (tra cui una simpatica bara fatta di pesche e portate nella sede della Regione Emilia-Romagna). Oggi, invece, sono state assolute protagoniste di una campagna promossa dal Ministero delle Politiche Agricole per invitare gli italiani a consumare più frutta.

E’ infatti iniziata oggi ‘Pesche in spiaggia’, l’iniziativa svoltasi in collaborazione con la Capitaneria di porto e i consorzi Pesca e nettarina di Romagna IGP, Pesca di Verona IGP e Pesca di Leonforte IGP. Lo scopo era appunto quello di regalare un chilo di pesche per ogni persona, al fine di farle consumare per merenda al posto di snack e gelati industriali. Le prime due tappe del tour ‘Pesche in spiaggia’ sono state la riviera romagnola da Milano Marittima a Gatteo e il Veneto, sia sul litorale che sul lago di Garda. Domani si proseguirà nelle stesse località, mentre la prossima settimana ci si sposterà in Lazio per poi concludere a fine agosto in Sardegna.

«Abbiamo lasciato in media 250 chili di pesche in ogni stabilimento balneare, per un totale di circa 500 mila frutti nel solo litorale romagnolo: questa è la più grande distribuzione gratuita di frutta mai avvenuta in Italia», spiega Alessandra Ravaioli, responsabile marketing del consorzio Pesca e nettarina di Romagna IGP. L’iniziativa, come detto, non è di protesta bensì di promozione: «La nostra è un’occasione per presentare agli italiani i pregi di un prodotto straordinario», precisa Paolo Pari, presidente del consorzio romagnolo. «Un frutto simbolo dell’estate, dolce, succoso, ricco di vitamina C, beta carotene e potassio». I turisti della riviera romagnola hanno gradito molto l’omaggio del consorzio: è stata un’occasione per fare una merenda alternativa e genuina.

Sulla crisi del settore ortofrutticolo pronuncia però qualche parola Paolo Bruni, presidente del Cso, braccio operativo di ‘Pesche in spiaggia’: «Quest’anno stiamo assistendo a una crisi tremenda, la peggiore per la frutticoltura da quando essa è nata. La crisi dell’ortofrutta italiana è drammatica, e ha ripercussioni enormi sull’economia territoriale, sull’ambiente, sul lavoro e sulla salute. Per questo ci dobbiamo battere in Europa, insieme ad altri Stati produttori, per chiedere e ottenere alcune modifiche del regolamento Ocm. Non c’è più tempo per rinvii e tentennamenti».

L’Italia è ad oggi il maggiore produttore mondiale di pesche e nettarine, con un milione e mezzo di tonnellate di frutti prodotte ogni anno. Di queste, il mercato italiano ne acquista attualmente 360 mila, ma il consumo negli ultimi dieci anni è notevolmente calato: da 16 chili all’anno per famiglia si è passati a 11. Per questo, ribadisce Bruni, «dobbiamo mettere in evidenza le nostre eccellenze produttive tramite iniziative come ‘Pesche in spiaggia’».

Agrinotizie


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