Ora in Italia si massaggiano i vitelli

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Dal Giappone approda in Italia la tecnica di allevare i vitelli come se fossero dei re, per produrre la pregiata carne Wagyu.

Mangiare e ascoltare musica classica mentre si viene massaggiati: un trattamento che tante persone sognerebbero. Ma che da poco, in Italia, viene sottoposto ai vitelli. La tecnica è tipica del Giappone, in particolare della provincia di Kobe, da dove provengono i migliori vitelli del mondo, quelli dai quali si ricava la pregiata carne Wagyu: ogni vitello viene sottoposto a massaggi con guanti di crine, viene nutrito con cereali, barbabietole, patate e una razione di birra al giorno per stimolargli l’appetito, e come sottofondo gli si mette un disco di buona musica classica.

Se il paese del Sol Levante può vantarsi di praticare questa tecnica da secoli, l’idea di importarla in Italia è invece nuova, e appartiene all’azienda Lem Carni, situata a Toscanella di Dozza, in provincia di Bologna. Il progetto è stato lanciato in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bologna, e comprende addirittura un macchinario per frizionare ogni bovino tre volte alla settimana. Anche se i vitelli, circa cinquecento, sono tutti di razza italiana, l’intento della Lem Carni è quello di produrre una carne identica alla Wagyu, da destinare sia al mercato italiano che a quello estero.

Alcuni prodotti sono già stati lanciati: bresaola, carpaccio, mortadella profumata al tartufo e fesa stagionata sono stati distribuiti nelle macellerie di pregio di tutta Italia, ad un prezzo piuttosto elevato: circa il 20% in più del costo della carne di Chianina. Anche alcuni ristoranti di lusso hanno in listino la carne Wagyu prodotta a Dozza, ma l’intento dell’azienda bolognese è quello di portarla nelle case di tutti gli italiani. Seppure si prevede che, all’inizio, qualcuno non la gradirà: tali bistecche, infatti, presentano numerose venature bianche a causa dei massaggi, che distribuiscono il grasso nei muscoli (vedi foto). Grassi che però sono per la maggior parte polinsaturi, e che non fanno aumentare il colesterolo: cento grammi di carne Wagyu contengono solo 48 milligrammi di grassi saturi. Che comunque si sciolgono durante la cottura, facendo scomparire le fastidiose venature.

Agrinotizie


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