Confagricoltura: via alla microgenerazione

Si scatenano dibattiti durante la presentazione dell’11° rapporto Enea "Energia – Ambiente", avvenuta ieri a Roma. Il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni (nella foto) ha sostenuto che «la bozza del decreto legge sulla promozione dell’utilizzo di energia rinnovabile, appena approvata dal Consiglio dei Ministri, dovrà necessariamente prevedere una semplificazione per la microgenerazione distribuita da biogas e biomasse già sostenibile per l’ambiente».

In parole semplici, Confagricoltura non ha fatto altro che chiedere di rispettare i criteri Ue in merito alla produzione di energia rinnovabile, i quali, come consigliato dalla stessa Commissione europea, andrebbero applicati solo agli impianti con potenza superiore ad un megawatt. «La microgenerazione va sostenuta – ha proseguito Vecchioni – in quanto grande opportunità di diversificazione del reddito per le aziende agricole. L’applicazione di criteri troppo restrittivi nei confronti dei piccoli impianti, invece, creerebbe ulteriori oneri amministrativi».

Vecchioni ha lanciato la proposta consapevole del ruolo fondamentale che oggi giocano l’agricoltura e la forestazione nella riduzione delle emissioni di Co2 e nell’utilizzo di energie rinnovabili. E un aiuto fondamentale, in questo, può provenire proprio dalla microgenerazione distribuita. Già il Piano di azione nazionale dà grande importanza alle biomasse: secondo tale programma, la produzione di energia dovrà aumentare entro il 2020 da 2,2 a 9,8 mtep (milioni di tonnellate equivalenti petrolio), un obiettivo estremamente ambizioso.