Kverneland Ikarus

Dopo Ixter, è il momento di Ikarus. Ad un anno di distanza dall’arrivo in Italia delle botti portate Kverneland Rau, finalmente nel nostro mercato sono arrivate anche le botti trainate, che si presentano con due modelli concepiti apposta per il territorio italiano, sicuri, compatti, funzionali e dotati di serbatoio da 2800 o 3800 litri. I due modelli Ikarus, l’S28 e l’S38, possono essere abbinati alle celebri barre Kverneland Rau di tipo Hss, a ripiegamento orizzontale e con larghezza di lavoro di 18-21 o 27 metri; o di tipo Hc, a geometria variabile e con larghezza di lavoro da 18-21 o 24 metri, entrambi facilmente ripiegabili fino a ridurre il loro ingombro a due metri e mezzo: una caratteristica che permette di poterle trasportare senza difficoltà.

Ma in quanto a comfort, le botti stesse non scherzano: i due nuovi modelli Ikarus sono dotati di pannello Easy Set integrato nel portellone, per centralizzare tutte le funzioni della macchina. Tra gli optional vanno segnalati il sistema Asv, ovvero una valvola di riempimento automatica, con tanto di indicatore elettronico per tenere sotto controllo il serbatoio; l’Autotrack, il timone autosterzante che aumenta il raggio di sterzata mantenendo la carreggiata del trattore; e l’Autoset, che permette di controllare la botte direttamente dal proprio trattore.

Ma per una botte il fattore importante è costituito dalle pompe, e in questo caso non si può negare quanto esse siano efficienti: della portata di 200 o 250 litri, mantengono la botte estremamente pulita e allo stesso tempo offrono grandi performance durante l’agitazione e la distribuzione. Merito dell’Enfo (Environmental Focus), l’esclusivo dispositivo di autopulizia e riempimento presente in tutti gli sprayers Kverneland Rau, che riduce al minimo gli sprechi e garantisce una grande qualità del lavoro, anche grazie al controllo interamente affidato al sistema elettronico. Quest’ultimo può essere scelto da un vasto catalogo, che spazia dal Computer Flowmate, il più semplice e basilare, all’IsoMatch Tellus, il nuovo terminale pienamente compatibile col sistema Isobus. D’altronde, lo sviluppo dei computer di bordo è affidata a chi di queste diavolerie se ne intende, e cioè al gruppo Kv Mechatronic, azienda leader nell’elettronica applicata all’agricoltura.