La raccolta Ue dei cereali preoccupa gli Usa

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Gli Stati Uniti, da sempre il maggiore esportatore mondiale di cereali, vedono con timore il forte aumento di cereali previsto in Unione europea, che potrebbe alterare il mercato.

di Sergio Pitzalis

Oggi le notizie che circolano sulla rete sono veramente troppe e necessitano di un processo di filtraggio lungo e costoso, soprattutto in termini di tempo, che le nostre aziende spesso non possono permettersi. Per questo stiamo lavorando a un nuovo report, in aggiunta a quello attuale sulle previsione dei prezzi, in grado di fornire le più importanti informazioni sui mercati internazionali dei cereali. Non solo, quindi, previsioni sui prezzi del frumento, del mais e della soia, ma presto anche la possibilità di rimanere aggiornati in modo costante e approfondito su tutti gli aspetti legati alla filiera agricola internazionale.

Questa settimana è il raccolto del frumento inglese al centro dell’attenzione, in quanto tra i primi paesi a essere giunto alla fase conclusiva. I dati ufficiali parlano di una tendenza positiva sia nella quantità sia nella qualità del grano inglese, allineandosi così al resto dei paesi europei. Infatti, le buone notizie per i nostri raccolti giungono da più parti, candidando l’Europa tra i protagonisti più competitivi a livello mondiale. L’agenzia francese di Stratégie Grains stima un aumento a livello Ue-28 per il raccolto di grano tenero 2013/2014 a 133,4 milioni di tonnellate contro la precedente stima di 131,5 milioni di tonnellate, in crescita del 6% rispetto all’anno scorso. Salgono così anche le quote di grano tenero esportabili, raggiungendo il livello record di 22,3 milioni di tonnellate, con un incremento di ben 4,6 milioni di tonnellate rispetto alla precedente previsione.

Intanto l’Egitto, tra i maggiori importatori di grano tenero, conferma l’acquisto di 300 mila tonnellate di grano, consegna agosto, con quote maggiori provenienti dalla Russia: 120 mila tonnellate e 60 mila tonnellate dalla Romania e dall’Ucraina. Il prezzo d’acquisto si aggira sui 190/192 euro/tonnellata. Senza dubbio questi prezzi oggi rappresentano quelli più competitivi sul mercato, anche se la qualità non appare così elevata.

Importante anche la valutazione data ancora da Stratégie Grains sul grano duro europeo, previsto in forte aumento rispetto allo scorso anno, passando da 138,6 a 141,6 milioni di tonnellate con Francia, Germania e Regno Unito tra i principali paesi produttori di grano a livello europeo.

L’andamento positivo in termini di crescita dei raccolti in Europa si traduce in aumento di quantità disponibili per l’esportazione, e la cosa inizia a preoccupare gli Stati Uniti, da sempre i maggiori esportatori di cereali a livello mondiale.

Intanto, oltre ai soliti scambi con la Cina, gli Usa rispondono positivamente alle richieste provenienti dal Brasile, costretto a richiedere grano tenero a causa del blocco delle esportazioni da parte dell’Argentina: le scorte argentine iniziano infatti a scarseggiare.

Commento tecnico: concludiamo con un breve commento di tipo tecnico ripreso dal nostro report settimanale sui cereali disponibile su questo portale da oggi (clicca qui per maggiori informazioni): “A livello tecnico, invece, non ci sono sostanziali novità. Le varie fasi di rialzo che stiamo vivendo in queste settimane rientrano più in un contesto speculativo che altro. Una volta raggiunta la prima fascia di resistenza compresa tra 6,90 e 7,15 dollari per bushel…”.

Future wheat: Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza settembre 2013 chiudeva a 6 dollari e 61 cent, mentre il contratto consegna dicembre 2013 chiudeva a 6 dollari e 72 cent. Il corn con scadenza settembre 2013 chiudeva a 5 dollari e 41 cent, mentre la consegna dicembre 2013 chiudeva a 4 dollari e 98 cent. Intanto, per acquistare una tonnellata di grano tenero Usa occorrono circa 312 euro più i costi di spedizione.

Grano tenero nazionale n.1 Speciali di Forzap.s. 81 kg/hl,c.e.1%, prot.13,8%: Alla borsa merci di Bologna, il prezzo del nostro grano tenero Speciali di Forza n.1 è stato fissato a 224 euro/tonnellata. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo segue in modo diretto gli sbalzi registrati dai mercati internazionali, con particolare riferimento al mercato a termine Usa. Il prezzo del contratto con consegna novembre 2013 ha chiuso venerdì a 194,25 euro/tonnellata.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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