L’agrario Calvi cerca solidarietà per ripartire

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Un istituto tecnico di Finale Emilia (Modena), gravemente danneggiato dal terremoto, non ha ancora recuperato tutte le attrezzature necessarie per una corretta attività formativa. Pubblichiamo l\'appello dei genitori, invitando gli imprenditori agricoli nostri lettori a un piccolo gesto di solidarietà

Sono ancora aperte le ferite provocate dal terremoto che il 20 maggio 2012 ha colpito l’Emilia. Il violento sisma ha duramente colpito anche l’agricoltura: con i crolli di serre, stalle, edifici e strutture varie, nonché con le spaccature dei terreni coltivati, la conta dei danni ha superato il miliardo di euro.

Ma spesso l’attenzione convogliata sull’agricoltura in difficoltà si è dimenticata di un aspetto importante: quello della formazione, ovvero degli istituti agrari seriamente danneggiati dalle scosse, e che ancora oggi non riescono a esercitare la loro attività. Se infatti a un liceo classico basta procurare delle aule in cui proseguire le lezioni, per una scuola agraria sono necessarie numerose attrezzature che, se danneggiate dal terremoto, sono da riacquistare.

Una scuola, in particolare, si trova ancora oggi davanti a grandi problemi: si tratta dell’istituto tecnico statale Ignazio Calvi di Finale Emilia (Modena), dedicato agli studi di agraria, agroalimentare, agroindustria, ambiente e territorio. «Due mesi dopo il terremoto che ha gravemente danneggiato il nostro istituto, siamo stati collocati dentro dei confortevoli moduli abitativi – racconta Maurizio Salvati, componente del consiglio d’istituto in quota genitori – e qui ci toccherà rimanere per almeno due anni. Tuttavia, rimane scoperta tutta la parte dei magazzini e delle serre dell’azienda agraria di circa venti ettari annessa al ‘Calvi’, che è stata altrettanto danneggiata. Se la Provincia di Modena e l’Ufficio scolastico regionale hanno immediatamente assegnato un dignitoso tetto per 600 studenti e docenti (vedi foto in alto), non altrettanto è stato fatto per i materiali necessari all’azienda agraria, senza i quali i ragazzi non possono perfezionare la loro preparazione in aula».

I responsabili dell’istituto Calvi hanno redatto un elenco dei materiali mancanti, e una grande azienda multinazionale che opera nel campo agricolo – ma che ha chiesto di rimanere anonima finché la donazione non diventerà effettiva – ha provveduto a farsi carico delle prime 15 voci dell’elenco, costituenti l’attrezzatura agricola più specifica: abbigliamento, dispositivi di sicurezza, macchinari e attrezzi. Ma la lista, purtroppo, è ancora lunga: l’istituto agrario di Finale Emilia non è riuscito ad acquistare l’utensileria varia necessaria a lavorare sui campi, poiché le donazioni economiche, seppure numerose, sono state destinate al ripristino dei laboratori e all’allestimento di uno spazio apposito per gli studenti disabili e i loro docenti di sostegno.

Per questo abbiamo deciso di pubblicare l’appello del Calvi: un gesto molto piccolo di ogni imprenditore agricolo italiano, attento alla formazione scolastica, può fare la differenza per una scuola che sarà costretta a lavorare in condizioni precarie per un lungo periodo. Di seguito riportiamo quindi l’elenco degli utensili che ancora mancano al Calvi per offrire una dignitosa attività laboratoriale agli studenti: la speranza è che qualcuno, una volta visto l’appello, provveda a far prevenire un suo contributo materiale o economico.

I contatti dell’istituto sono reperibili nel loro sito web (www.iis-calvi.com), ma chi desidera maggiori dettagli per le offerte può contattare direttamente il presidente del consiglio d’istituto Roberto Grandi (rgrandi@realstar.it) o il consigliere Maurizio Salvati (mrzslv@libero.it). Le parole degli studenti del Calvi, intervistati nel video che riportiamo in calce all’articolo (contenente anche alcune immagini che raffigurano il disastro subìto dalla scuola), testimoniano meglio di qualsiasi testo la necessità di questi ragazzi per continuare a costruire il futuro dell’agricoltura.

ELENCO DEI MATERIALI MANCANTI

  • serie completa maschi/femmine per filettare dal diametro 4 al diametro 20
  • due trapani/avvitatori a batteria
  • tre oliatori
  • due calibri con lettore
  • una chiave per filtri a catena
  • una chiave per filtri a cinghia
  • un saldatore a stagno da elettricista
  • serie capicorda a occhiello e fastom
  • impianto con cinque postazioni per trattorini e motocoltivatori completo di caricabatterie da 0 a 100 ampere
  • una pinza ampometrica attiva
  • un tester corrente auto
  • un tester expander s.i.c. srl
  • un tester Spy Sic s.i.c. srl
  • un compressore 25 lt, 2 hp, completo di accessori
  • un compressore 10 lt portatile
  • un’idropulitrice a caldo
  • due forbici da potatura elettriche con batteria ricaricabile al litio

Agrinotizie


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