Ortofrutta, aumentano i prezzi al consumo

I prezzi dell’ortofrutta al consumo sono ancora troppo alti rispetto a quelli all’origine. Il problema è vecchio ma rimane senza una soluzione, e di recente Confagricoltura è tornata a ribadirne la necessità.
L’associazione condotta da Mario Guidi, commentando i dati sull’inflazione di gennaio diffusi due giorni fa dall’Istat, ha fatto presente che le quotazioni agricole sono calate del -1,2% a gennaio rispetto a dicembre (dati Ismea), mentre gli ortaggi hanno avuto un incremento del +3,2% all’origine.
Osserva Confagricoltura: «La dinamica al consumo penalizza i consumatori e conferma il potenziale deflativo della produzione primaria. I vegetali freschi a gennaio, rispetto a dicembre, sono costati ben il 9,2% in più ai consumatori. Aumenti dei listini all’origine delle verdure a gennaio e febbraio sono fisiologici perché pesano i fattori meteorologici e gli incrementi dei costi, ad esempio, per il riscaldamento di serre e stalle. Ma resta la forte discrepanza di quotazioni, con i prezzi al dettaglio triplicati rispetto a quelli all’origine».
L’associazione agricola, infine, ha evidenziato un lieve calo delle vendite alimentari al dettaglio (-0,8% nel 2012 rispetto all’anno precedente), poiché sta aumentando la concentrazione non solo nella grande distribuzione (+0,6%) ma anche nei discount (+1,6%). «Si tratta di tendenze di cui gli agricoltori devono tenere conto nelle loro strategie d’impresa», conclude Confagricoltura.