Grano, previsioni cicliche contro l’incertezza
di Sergio Pitzalis
Molto, dell’andamento dei prezzi internazionali del grano, ruota intorno alla siccità negli Stati Uniti e ai prossimi raccolti di Brasile e Argentina. I prezzi, sostanzialmente stabili, di quest’ultima settimana stanno mostrando come gli operatori del settore siano in attesa di maggiori informazioni. Neppure le notizie ufficiali, su conferme e smentite di quantità di grano esportabile verso la Cina, sono riuscite a imporre una direzionalità certa. Tutti gli occhi adesso sono puntati verso la conferma sul dato del raccolto di grano in Brasile, il quale si dovrebbe attestare su un meno 26% rispetto allo scorso anno. Se tale previsione fosse confermata, il Brasile sarebbe costretto a importare da Argentina e soprattutto da Stati Uniti e Canada grosse quantità di grano. In un momento d’incertezza come quello attuale, sono più di aiuto le nostre previsioni cicliche che non i pochi dati ufficiali presenti!
Intanto in Europa continuano le notizie poco rassicuranti da parte di Agritel sulle esportazioni di grano francese, soprattutto verso i paesi dell’Africa settentrionale. Solo questa settimana ci sono stati cali del 29% rispetto alla settimana precedente, portando così una diminuzione di grano francese verso altri paesi di ben il 40% complessivo rispetto allo scorso anno. Paesi come Algeria e Marocco hanno preferito importare grano dal Regno Unito, con prezzi sempre più concorrenziali grazie alla sterlina.
Si susseguono invece notizie contradditorie dalla Russia, dove da un lato si parla di eliminare il dazio doganale sulle esportazioni di grano, e dall’altro si confermano i dazi attuali. Si tratta di un’incongruenza ufficiale non nuova tra gli esponenti del governo e dell’agricoltura Russa; più in cerca d’interesse che altro. Ma una cosa è certa: in questo momento i prezzi del grano tenero russo sono tra i più cari al mondo.
Commento tecnico: Come dicevamo sopra, nei momenti di poca chiarezza da parte dei mercati fisici ecco che i cicli stagionali possono offrire un’opportunità in più. L’attuale rialzo dei prezzi rientra in una precisa onda ciclica, il cui termine è ben inquadrato nei grafici settimanali. Sarà poi il prezzo a confermare la validità di tali previsioni; una volta incontrati i livelli di supporto primario, è necessaria una sua discesa a conferma delle nostre indicazioni. Una doppia combinazione, Prezzo-Tempo, la quale ci consente di operare in un contesto sicuramente più sicuro. Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza marzo 2013 chiudeva a 7 dollari e 73 cent, mentre il contratto consegna maggio 2013 chiudeva a 7 dollari e 82 cent. Il corn con scadenza marzo 2013 chiudeva a 7 dollari e 18 cent, mentre la consegna maggio 2013 chiudeva a 7 dollari e 19 cent. Il mais rientra in una condizione di contango. Intanto cala ancora il prezzo del grano tenero Usa: adesso per acquistarne una tonnellata occorrono circa 320 euro più i costi di spedizione.
Grano Tenero Naz. n.1 Spec. Forza: Al 24 gennaio il prezzo del nostro grano tenero Spec. Forza n.1 è stabile sui prezzi della scorsa settimana: in particolare alla borsa di Bologna il prezzo è compreso tra 276 e 280 euro/t. Alla data del 22 gennaio, alla borsa merci di Milano, lo stesso tipo di grano è scambiato tra 290 e 302 euro/t. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo, risente in modo diretto degli sbalzi registrati dai mercati internazionali. Il prezzo del contratto con consegna marzo 2013 chiude a 247 euro la tonnellata, rimanendo sul suo supporto primario di 245 euro/t.
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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.