Maltempo, nuovi disastri in agricoltura
Stanno arrivando le prime cifre ufficiali sui danni che il maltempo ha provocato all’agricoltura italiana in questo duro periodo autunnale. Con l’ultima perturbazione che si è abbattuta violentemente nell’intera penisola (in particolare su Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Puglia e Veneto), la conta è arrivata a circa 3,5 miliardi di euro: le ultime decine di milioni si sono aggiunte ai già ingenti disastri provocati tra l’inizio e la metà di novembre.
Il calcolo somma nevicate, allagamenti, frane, siccità, aziende e coltivazioni distrutte, macchinari inutilizzabili, blocco dei trasporti, strade rurali cancellate: tutte pesanti conseguenze del maltempo. Il pesante bilancio deriva in parte anche dalla mancanza di responsabilità dell’essere umano, reo di incuria, mancata prevenzione, insufficiente manutenzione del territorio, degrado, cementificazione e abusivismo. Questo, almeno, secondo la Confederazione italiana agricoltori, che ha chiesto l’immediata dichiarazione dello stato di calamità e la realizzazione di interventi mirati per le zone colpite in queste ore dalle intemperie.
Il settore primario è in piena emergenza per il maltempo. Se poi si contano i danni del terremoto e della siccità, è impossibile non preoccuparsi per la crisi di un settore già oberato di tasse. Ma, tornando al recente maltempo, sono numerose le zone devastate dalle piogge torrenziali e dal vento (tra cui diverse trombe d’aria, come quella che si è abbattuta sulla provincia di Taranto). Risultano gravemente danneggiate a causa delle abbondanti piogge, degli smottamenti di terra e delle esondazioni di fiumi e canali, diverse strutture agricole e in particolare serre orticole e florovivaistiche. Lo stesso discorso vale per le stalle e le cascine per il rimessaggio di foraggio e di attrezzature, molte delle quali andate completamente distrutte. La pioggia, abbattutasi per ore e con grande intensità, ha anche causato allagamenti nei terreni agricoli.
I raccolti, soprattutto di ortaggi, sono stati distrutti, così come i campi con i cereali appena seminati. Gravi danni anche per vitigni, frutteti e oliveti. E l’impossibilità di trasportare le produzioni di ortofrutta, latte e carne dal campo ai mercati, a causa dell’impercorribilità di autostrade e strade provinciali, comunali e rurali, nonché le frequenti interruzioni di energia elettrica, hanno messo in enorme difficoltà gli agricoltori. Per questa ragione la Cia ha rinnovato la richiesta al governo per la sospensione dei pagamenti delle tasse, dei contributi previdenziali e dei mutui, adottando un congruo rinvio senza eventuali interessi. Nello stesso tempo la Confederazione ha organizzato sul territorio centri di assistenza per gli agricoltori e sta portando avanti un’attenta attività di monitoraggio.
fonte: comunicato stampa Cia