L’Africa punta sulla meccanizzazione agricola
È da decine di anni che numerosi esperti di meccanizzazione agricola sottolineano la potenzialità del mercato africano, ma ancora oggi questo continente rimane abbandonato e non sfruttato da questo settore. Le percentuali dell’Africa sulle vendite mondiali di trattori e macchine agricole sono ogni anno esigue, senza alcun accenno di crescita. Questo nonostante tale continente ospiti l’11% delle terre arabili del mondo, e l’86% di queste terre non sia ancora coltivato.
Le ragioni sono ovviamente economiche: i paesi poveri non possono permettersi di fare acquisti impegnativi come quelli di trattori e altre macchine per l’agricoltura. Ma sono in tanti a essere ottimisti e sperare in un’impennata: tra questi c’è il gruppo Agco, che negli ultimi tempi si è affacciato sul continente nero per tentare lo sviluppo della meccanizzazione agricola.
Il ministro dell’agricoltura della Nigeria si è recentemente incontrato con il presidente Usa Barack Obama, al quale ha dichiarato che il fabbisogno di trattori nel suo paese ammonta a 300 mila mezzi, ma attualmente ne dispone di appena 20 mila. Il paese è insomma uno dei maggiori potenziali africani, e le campagne Agco, che prevedono agevolazioni e mezzi studiati appositamente per questo continente, potrebbero incrementare notevolmente la meccanizzazione. Anche perché l’interesse da parte della Nigeria è massimo: non è la prima volta che il paese manifesta interesse per la meccanizzazione agricola. Basta citare l’appelo rivolto dal governo di questo paese alla comunità internazionale nel 2010, per chiedere aiuti che incrementassero la meccanizzazione agricola nigeriana (con una stima molto più esagerata di un milione e mezzi di trattori).