2012, anno nero per la siccità in agricoltura
La produzione agricola è crollata. Il 2012, anno nero per la siccità, non faceva presagire notizie migliori, e ieri Coldiretti ha confermato le certezze che ogni produttore italiano aveva. La riduzione dei raccolti estivi e autunnali, secondo l’organizzazione agricola, va dal -40% rispetto al 2011 per la soia al -5% per la vendemmia, con tante percentuali intermedie come quelle del pomodoro (-35%), del mais (-30%), delle pere (-22%) e delle mele (-13%).
Le stime di Coldiretti prevedono forti riduzioni anche per la barbabietola da zucchero e per il girasole (entrambi al -20%). Tutti questi spaventosi cali sono dovuti, come detto, all’andamento climatico sfavorevole che secondo Coldiretti «ha provocato danni diretti e indiretti per circa tre miliardi di euro all’agricoltura nazionale, con effetti anche sull’indotto in termini economici e occupazionali».
Infatti, il caldo e la siccità che hanno tagliato i raccolti estivi e autunnali rischiano di lasciare senza lavoro molti dei duecentomila giovani impegnati nelle attività di raccolta di frutta e verdura e nella vendemmia, nonché di aumentare la dipendenza dall’estero del nostro paese, che già importa oltre il 30% del proprio fabbisogno alimentare. Una prospettiva che, secondo Coldiretti, «conferma l’importanza che l’Italia difenda il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile».