La Via: ‘La Pac penalizza le piccole-medie imprese’

STRASBURGO – «La Pac è uno strumento indispensabile per la tutela della biodiversità, ma questo non deve tradursi in una politica ecologica penalizzante per le piccole e medie imprese». Così Giovanni La Via, europarlamentare del Pdl-Ppe, si è espresso a margine del voto di oggi in seduta plenaria del Parlamento, il quale ha approvato la strategia dell’Unione europea sulla biodiversità fino al 2020.

«La nuova strategia Ue sulla biodiversità – aggiunge La Via – va sicuramente nella direzione di un miglioramento degli obiettivi stabiliti attraverso adeguate campagne informative e una rete di controlli rafforzata. Tuttavia, credo che la proposta della Commissione di introdurre una componente supplementare relativa ai pagamenti ‘ecologici’ non farà altro che aumentare i costi amministrativi andando in contrasto con l’obiettivo di avere una Pac più semplificata».

Ad oggi il 90% degli stock ittici in Europa è soggetto ad eccessivo sfruttamento, e il 25% di tutte le specie europee è a rischio estinzione. Secondo lo studio delle Nazioni Unite "L’economia degli ecosistemi e della biodiversità", ogni anno si spreca il 3% del Pil mondiale a causa della mancata tutela della biodiversità. Il piano europeo di salvaguardia della biodiversità si pone l’obiettivo, entro il 2020, di garantire uno stato di conservazione soddisfacente per il 40% degli habitat e delle specie e, entro il 2050, di estendere la percentuale alla quasi totalità.

«La politica agricola comune – precisa La Via – contiene già delle misure finalizzate alla protezione ambientale come il disaccoppiamento, la condizionalità e le misure agroambientali. Dobbiamo ridiscutere la tematica ambientale legata all’agricoltura valutando l’impatto che tali iniziative hanno sulla competitività dell’agricoltura in un mercato sempre più globalizzato. In tal senso, la riforma della Pac e la definizione del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale saranno dei significativi banchi di prova».