Pompe di calore negli edifici rurali

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Per riscaldare la propria azienda agricola, vale la pena fare un investimento conveniente sia per l\'ambiente che per le proprie tasche.

Una pompa di calore è una macchina che riscalda gli edifici prelevando calore da una sorgente esterna e trasferendolo all’edificio a spese del consumo di energia elettrica per azionare il compressore. L’efficienza di una pompa di calore può essere anche molto superiore a sistemi più tradizionali, come le caldaie (anche se del tipo a condensazione), ed è tanto maggiore quanto più basso è il salto di temperatura tra sorgente esterna ed edificio da riscaldare, usualmente alla temperatura di 20 °C. Impiegando una pompa di calore per il riscaldamento, appare quindi molto sensato l’impiego di terminali di impianto lato edificio a basso livello termico (pannelli radianti invece che radiatori).

Per quanto riguarda la sorgente esterna, evidentemente l’aria è facilmente sfruttabile, ma ha livelli termici mediamente inferiori rispetto all’acqua (sotterranea o superficiale) e al terreno; quindi la pompa di calore ad aria presenta in genere efficienza più ridotta (anche se spesso comunque superiore alle caldaie a condensazione).

Si consideri adesso l’opportunità di impiego di una pompa di calore per riscaldare edifici di tipo rurale. Anzitutto è proprio l’edificio che merita la prima attenzione: esso va accuratamente coibentato riducendo le dispersioni ed i ponti termici, per evitare l’installazione di una pompa di calore di potenzialità elevata e doverne così sostenere i relativi costi (un euro speso per il miglioramento dell’efficienza di un edificio carente è quasi sempre meglio speso di un euro impiegato per il miglioramento di qualsiasi impianto).

In ambito rurale si prospettano diverse modalità di sfruttamento della sorgente esterna. Ad esempio, in caso di sbancamenti per la creazione di aie o piazzali, o nel caso di costruzione di annessi rurali, può essere considerata l’opportunità di inserire nel terreno scambiatori di calore sotto forma di tubazioni orizzontali, da collegare alla pompa di calore. Similmente, avendo a disposizione acqua di pozzo, può esserne considerato lo sfruttamento come sorgente esterna della pompa di calore (l’acqua utilizzata può essere poi stoccata in cisterne per successivi impieghi irrigui). Infine, in presenza di una stalla, si può considerare opportuno l’impiego di una pompa di calore che sfrutti l’aria come sorgente esterna, localizzando l’unità evaporante proprio nella stalla, beneficiando così del calore gratuito prodotto dagli animali e realizzando globalmente una maggiore efficienza (paragonabile alle macchine con sorgente esterna costituita da acque o terreno). Quest’ultima possibilità appare particolarmente appetibile, considerando in genere il minor costo di investimento della pompa di calore ad aria rispetto a macchine, di pari potenzialità, che sfruttino il terreno o l’acqua come sorgente esterna.

Altri vantaggi, comuni a tutte le pompe di calore, sono i seguenti:

– una pompa di calore (a differenza di una caldaia) può essere invertibile e funzionare da condizionatore durante l’estate;

– può essere utilizzata anche per la produzione di acqua calda sanitaria;

– se rispetta taluni requisiti, beneficia di detrazioni fiscali (in misura del 55% dell’investimento complessivo come detrazione dal reddito IRPEF o IRES);

– infine può beneficiare di una tariffa elettrica agevolata con contatore dedicato.

Un’ultima considerazione va fatta sulle fonti rinnovabili: è noto come in Italia l’energia elettrica provenga prevalentemente da fonti fossili, e solo in misura inferiore da rinnovabili o assimilate (tra queste ultime, Rifiuti Solidi Urbani-RSU e nucleare di importazione). Al crescere dell’incidenza delle fonti rinnovabili nella produzione di energia elettrica, la pompa di calore diventa sempre più rinnovabile ed ecologica, mentre una caldaia non può far altro che continuare a bruciare, per tutta la sua vita, prezioso combustibile fossile a 900 °C (e più) per riscaldare la casa a soli 20 °C! Si pensi alla difficoltà di sostituire i combustibili fossili in certi settori, come quello dei trasporti, e ci si renderà conto come la pompa di calore costituisca una validissima alternativa, essendo un investimento che si ripaga in alcuni anni.

Ing. Francesco Fellin (frafellin@libero.it)

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Agrinotizie


One comment

  • Didier

    Febbraio 20, 2023 at 3:12 am

    Buongiorno ho letto l’articolo dove parlava di poter sfruttare il calore della stalla con una pompa di calore. Credo che sia geniale, ma non riesco a trovare un’installatore che abbiamo esperienza in questo particolare campo. Potrebbe mica consigliarmi una ditta che produce dei radiatori che resistano ai gas che naturalmente ci sono in una stalla(ammoniaca in primis)?
    Grazie mille
    Cordiali saluti

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