Tsunami, anche l’agricoltura ne risente
Con il violento sisma e lo tsunami che hanno colpito in questi giorni il Giappone, il pensiero degli agricoltori italiani è andato direttamente ai loro colleghi del Sol Levante, colpiti da una tremenda catastrofe che danneggerà il settore primario di questo paese per molti anni. A ricordare questa tragedia è stata la Coldiretti, molto legata all’organizzazione agricola giapponese Ja Zanchu: con un comunicato stampa diffuso oggi, il presidente di Coldiretti Sergio Marini ha infatti sottolineato che sono ben tre milioni gli agricoltori giapponesi che dovranno fare i conti con una catastrofe naturale senza precedenti, la quale porterà ad un notevole aumento delle esportazioni, già di per sè molto alte.
Il paese del Sol Levante, infatti, è il più dipendente dall’estero per la fornitura degli alimenti: il 60% delle materie prime viene importato da altri paesi. Il riso, come è risaputo, è il prodotto agricolo più coltivato, occupando il 22% della produzione agricola totale, anche se sono in aumento la soia e la farina, prodotti dal fabbisogno nazionale che riesce ad essere coperto dagli agricoltori giapponesi solo per il 10%.