Vini Do e Ig, approvata la riforma

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In arrivo nuove norme per la semplificazione del settore vitivinicolo.

Gli operatori vitivinicoli hanno ricevuto un regalo di Natale anche da parte del Ministero dell’Agricoltura. Il 20 dicembre, infatti, il governo ha approvato ben quattro decreti legge fondamentali per la modernizzazione del settore, in quanto fissano nuove regole per riconoscere e tutelare la qualità dei vini italiani. Una proposta di legge fortemente voluta dal ministro Galan ed approvata poco prima della pausa natalizia, che non farà altro che aumentare il prestigio del paese in un settore in cui già è il leader mondiale.

La più importante misura è quella introdotta dal decreto che corregge il DL dell’8 aprile scorso (61/2010), ovvero quello relativo alla tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini in relazione allo schedario viticolo e alla rivendicazione delle produzioni. In sostanza la nuova norma semplifica quella già vigente, andando ad alleggerire gli adempimenti procedurali a carico degli enti, degli organismi e dei produttori vitivinicoli. Tra questi ultimi, inoltre, coloro che hanno accesso al Sian (il Sistema Informativo Agricolo Nazionale) non avranno più a che fare con i numerosi strumenti in precedenza utilizzati dalle Regioni, ma con il cosiddetto "Schedario viticolo", sempre gestito dalle Regioni ma con la richiesta di una sola dichiarazione di produzione annuale. Infine, il decreto in questione introduce la disciplina della gestione del potenziale agricolo per tutte le categorie di prodotti vitivinicoli, e non solo per i vini Do e Ig.

Un secondo decreto riguarda invece la procedura nazionale per il controllo delle domande di protezione delle Dop e Igp dei vini, già regolamentata da un decreto del 6 agosto 2009, che verrà appunto modificato in base alle ultime indicazioni dell’Unione Europea, la quale ha richiesto nuovi requisiti sulla presentazione del livello produttivo da parte del richiedente. In questo senso, anche il terzo decreto si adegua ad alcune nuove norme europee, per la precisione a quelle relative alla costituzione e al riconoscimento dei consorzi di tutela delle indicazioni geografiche dei vini e delle denominazioni di origine. Il quarto ed ultimo decreto, infine, riforma i concorsi enologici, ai quali d’ora in poi potranno partecipare solamente vini Doc, Docg, Igt e spumanti di qualità.

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