Prodotti vinicoli, arriva l’e-AD
L’obbligo è entrato in vigore solo a partire da quest’anno, anche se la procedura era già in sperimentazione da qualche mese: dallo scorso 1° gennaio tutti gli operatori che spediscono prodotti vinicoli in sospensione di accisa potranno utilizzare solamente il documento amministrativo elettronico "e-AD", al contrario del resto d’Europa dove ancora persiste il documento cartaceo. Con l’emanazione del protocollo 158235/RU, invece, l’Agenzia delle dogane italiana ha voluto fare un passo verso l’incremento tecnologico. I produttori vinicoli potranno presentare la bozza dell’e-AD al sistema informatizzato sin dal settimo giorno precedente la spedizione del vino, per poi attenderne la convalida e l’Arc (il codice di riferimento amministrativo), i quali andranno consegnati al trasportatore insieme ai prodotti da spedire. I produttori, inoltre, dovranno obbligatoriamente annotare ogni giorno l’Arc sul proprio registro di carico e scarico.
Ovviamente l’Agenzia delle dogane non sarà intransigente sin da subito, dato che non tutti i produttori sono ancora dotati della necessaria strumentazione per l’utilizzo dell’e-AD. Anzi, la determinazione 158235/RU contiene persino le direttive per proseguire con la procedura cartacea nel caso non si disponga ancora dell’e-AD: è sufficiente comunicare all’Ufficio delle dogane competente nel territorio la propria volontà ad utilizzare il documento di carta, il quale comunque dovrà contenere tutte le indicazioni presenti nell’e-AD. Il protocollo completo dell’Agenzia delle dogane è disponibile come allegato qui sotto.