
Superati i 2 milioni di ettari, un sesto della superficie agraria
Superati i 2 milioni di ettari, un sesto della superficie agraria
Un decalogo che coinvolge imprese agricole e consumatori per accelerare la transizione ecologica nel settore agricolo, applicando le norme della legge sull’agricoltura biologica e nello stesso tempo fornire al nostro paese una “riserva strategica agricola” che permetta di fronteggiare le crisi alimentari. Lo hanno presentato le associazioni Aiab, AssoBio, Associazione per l’agricoltura biodinamica e FederBio, che puntano a concretizzare gli obiettivi stabiliti dalla legge approvata lo scorso marzo, in un momento in cui saranno messi in campo 3 miliardi di euro per favorire lo sviluppo del bio grazie ai finanziamenti del Pnrr e al Fondo per il biologico del Piano strategico della Pac. «Risorse che dovranno essere spese bene, in maniera programmata e integrata, per garantire la crescita del settore» spiegano le associazioni, nel ricordare che «ogni anno in Italia chiudono 30 mila aziende agricole; un dato che conferma che in molti casi l’agricoltura convenzionale non è in grado di garantire un reddito adeguato agli agricoltori».
Secondo le associazioni «con il biologico, che cura la fertilità della terra, valorizza la qualità dei prodotti e del territorio rilanciando circuiti locali di produzione e consumo, una parte di questi agricoltori potrebbe rimanere in campo, assicurando una riserva strategica di cibo. Esattamente come per le rinnovabili, il biologico è la strada per sostenere le crisi internazionali come quella del conflitto in Ucraina, puntando su sistemi di produzione più indipendenti da input esterni e più resilienti e allo stesso tempo in grado di prendere con decisione la strada della transizione ecologica».
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È entrato in vigore lo scorso 1° gennaio il regolamento UE n. 2018/848 che introduce nuove norme sulla verifica e il monitoraggio di prodotti biologici per l’importazione nei territori dell’Unione europea. Per tutto il mese di gennaio l’Agenzia delle dogane continuerà a portare avanti l’attività di controllo documentale e di validazione al fine di consentire alle amministrazioni coinvolte di organizzare il nuovo sistema di verifiche, garantendo al contempo la regola continuazione delle attività di importazione dei prodotti biologici.
In caso di non conformità appurata dai controlli fisici sulle partite di prodotti biologici d’importazione, si applicano le indicazioni contenute nei seguenti documenti:
+35% all'anno di polizze sottoscritte nell'ultimo triennio
Mater-Bi validata dall'Aiab per protezione colture e suolo