
Tutte le novità della riforma varata dal Parlamento europeo
Tutte le novità della riforma varata dal Parlamento europeo
Lo afferma uno studio dell'Università della Tuscia
Promuove eccellenza alimentare e moderno ritorno alla terra
Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) ha ottenuto un ruolo di primo piano nell’ambito dell’innovazione tecnologica e digitale. Il Crea infatti sarà l’ente coordinatore di Agridigit, un progetto nazionale sull’agricoltura digitale finanziato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali con capacità di analizzare la realtà agricola e naturale nel dettaglio, supportando il monitoraggio e prevedendone le evoluzioni.
La sfida tecnologica – si spiega in una nota del Mipaaf – intende esplorare modalità avanzate che vanno dalla infrastruttura cloud per la gestione di dati e servizi fino alle soluzioni digitali e meccatroniche per specifiche filiere. È segnalato inoltre che i ricercatori del Crea, tra le applicazioni tecnologiche, stanno lavorando su applicazioni di intelligenza artificiale come il riconoscimento di razze di api, su applicazione di blockchain per prodotti agricoli, sulla gestione dei patogeni,raccolta e condivisione dati su funghi.
«Un’agricoltura- commenta Marcello Donatelli, direttore del Crea Agricoltura e Ambiente e coordinatore di AgriDigit – tecnologicamente evoluta, ma utilizzabile da tutti gli agricoltori, rispettosa dell’ambiente e del suolo, sempre vicina al consumatore con un clic, è già alla nostra portata»
Il recente “decreto rilancio” ha destinato 426 milioni di euro ai principali settori agroalimentari per un esonero straordinario dai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro per il periodo 1° gennaio 2020 – 30 giugno 2020, ovvero nel periodo della pandemia del Covid-19.
Queste sono le filiere interessate dal provvedimento:
Il decreto attuativo che ha stabilito i settori beneficiari dell’esonero contributivo è entrato in vigore il 14 settembre, appena due giorni prima la data di scadenza per i versamenti del primo trimestre. Dunque, è probabile che datori di lavoro abbiano già versato i contributi; ma il decreto ministeriale prevede una soluzione anche per loro.
In base all’articolo 3 del provvedimento, infatti, coloro che hanno già eseguito i versamenti oggetti dell’esonero (riferiti cioè ai periodi retributivi dal 1° gennaio al 30 giugno 2020), hanno la possibilità di compensare con la contribuzione in futuro dovuta dal datore di lavoro. In sostanza i versamenti già effettuati, in base a quanto riporta il decreto, non sarebbero perduti: le somme già versate e che potevano non esserlo in virtù dell’esonero straordinario, possono essere utilizzate in compensazione con le somme che dovranno essere versate con riferimento alla contribuzione dei periodi non coperti dall’esonero, ovvero nei versamenti del 16 marzo 2021 e del 16 giugno 2021.
Dunque non si può ottenere il rimborso di quanto versato, ma i versamenti dovrebbero generare un credito da utilizzare a copertura della contribuzione dovuta in futuro. Ulteriori dettagli saranno forniti con una circolare dell’Inps nei prossimi giorni.
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A circa un mese dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto rilancio, sono 37 su 137 (il 27%) i decreti attuativi già adottati dal governo relativi al provvedimento approvato a maggio dal governo. Vediamo il focus sugli attuativi attesi dal Mipaaf.
426 milioni di euro per l’esonero straordinario dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro nelle imprese delle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Con decreto del ministro del lavoro, di concerto con Mipaaf e Mef, da adottare entro l’8 agosto, sono definiti i criteri e le modalità attuative del provvedimento.
Modificata una norma della legge di bilancio sui contributi a fondo perduto alle imprese agricole per finanziare lo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione e la tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. Il contributo sale fino a 100mila euro e fino all’80% delle spese ammissibili. Con dm Mipaaf, di concerto con il Mef, entro il 17 settembre, sono stabiliti criteri, modalità e procedure per l’erogazione dei contributi.
Nasce il “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale”, con requisiti di salute e di benessere animale superiori a quelli delle pertinenti norme europee e nazionali. Con uno o più decreti del Mipaaf e del ministro della salute, secondo le rispettive competenze, sono definiti la disciplina produttiva, il segno distintivo con cui identificare i prodotti conformi, l’armonizzazione e il coordinamento dei sistemi di certificazione e di qualità autorizzati, le misure di vigilanza e controllo, l’uso dei dati disponibili nelle banche dati esistenti, nazionali e regionali, operanti nel settore agricolo e sanitario. Sui dm servirà l’intesa in Conferenza Stato-Regioni. Con decreto del Mipaaf, di concerto con il ministro della salute, è istituito e regolamentato un organismo tecnico-scientifico che definirà il regime e le modalità di gestione del sistema.
Istituito il sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola. I requisiti e le norme tecniche che contraddistinguono il disciplinare di produzione sono aggiornati con cadenza almeno annuale. Previsto anche un sistema di monitoraggio della sostenibilità e delle aziende della filiera vitivinicola italiana. Gli indicatori verranno definiti con decreto del Mipaaf, sentito il ministero dell’ambiente. Con un altro decreto Mipaaf la certificazione della sostenibilità del processo produttivo potrà essere estesa ad altre filiere agroalimentari.
Michele de Vitis
fonte: Public Policy