Agricoltura, e’ boom di vendite dirette

Seguono la moda o semplicemente la convenienza? Questo ancora non si sa. Il dato certo è uno solo: sempre più persone in Italia preferiscono acquistare prodotti agroalimentari direttamente dagli agricoltori, tramite i cosiddetti "farmers market". I dati Istat relativi a febbraio, ovvero gli ultimi disponibili, parlano chiaro: i mercati degli agricoltori della rete "Campagna Amica" – promossa da Coldiretti – hanno avuto un exploit del +28% rispetto all’anno precedente. Ciò equivale a dire che ben 8,3 milioni di italiani in un anno hanno effettuato spese dalle bancarelle degli agricoltori, che offrono prodotti locali, genuini e a chilometro zero. Anche a Pasqua, seppure non esistano ancora cifre ufficiali, i farmers market hanno conosciuto un grande flusso di persone, che si prospetta sempre più in aumento.

Questo per tre fattori principali: qualità, sicurezza e prezzo, delle caratteristiche che i consumatori italiani trovano sempre di più nei mercati degli agricoltori. A ciò si aggiunge, in tanti casi, la responsabilità sociale e ambientale che sta entrando sempre più nelle coscienze delle persone, nonché l’identità territoriale delle produzioni, alla quale tanti italiani tengono in maniera particolare. E così, a febbraio 2011 il grado di soddisfazione dei clienti dei farmers market ha toccato, sempre secondo Istat, il 75% alla voce "alto", il 20% alla voce "medio" e il 2% alla voce "basso" (mentre il 3% degli intervistati non ha risposto alla domanda). I prodotti più venduti, andando in ordine, sono verdura, frutta, formaggio, salumi, vini, latte, pane, conserve; la spesa media pro capite è di 26 euro ad ogni visita. E si pensi che tutto questo successo non è dovuto ad alcuna forma di marketing: l’unica maniera per pubblicizzare i farmers market di Campagna Amica, fino adesso, è stato il passaparola.