Siccità, danni per 6 miliardi di euro all’agricoltura italiana

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Con il 60% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica e con 2 gradi di temperatura in più rispetto agli ultimi anni, l’agricoltura italiana sta accusando dei gravissimi danni da siccità, che secondo l’associazione Coldiretti potrebbero superare i 6 miliardi di euro. Si tratta del 10% del valore della produzione agricola nazionale, che rende l’idea delle dimensioni della catastrofe ambientale in corso. Più cauta è Confagricoltura, che stima i danni da siccità in 2 miliardi di euro e le perdite per il valore aggiunto agricolo attorno al 6%, ma poco cambia: il riscaldamento globale di causa antropica sta facendo sentire i suoi effetti in pieno, aprendo a scenari di grave carestia per l’intero pianeta.

La situazione italiana è particolarmente drammatica: per il raccolto del grano la Coldiretti stima un calo del 30% per quello duro (usato per la pasta) e del 20% per quello tenero (utilizzato per il pane), ma in alcune regioni si arriva addirittura a punte del 40% di perdita delle rese. Le stime per il mais sono ancora peggiori: il raccolto sarà dimezzato perché la siccità ha colpito più duro soprattutto in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, che rappresentano quasi il 90% dell’intera produzione nazionale.

Anche nelle risaie è allarme rosso, con perdite stimate in oltre il 30% del raccolto: dei 217.000 ettari coltivati a riso in Italia, ricorda la Coldiretti, il 90% è concentrato fra la Lombardia e il Piemonte, due delle regioni dove l’emergenza siccità è più grave. Quanto all’olio, la campagna 2022 era già risultata compromessa nei mesi scorsi, quando il caldo anomalo aveva ridotto significativamente la trasformazione dei fiori in frutti. La situazione è particolarmente grave in Puglia, dove nonostante i danni da Xylella si coltiva ancora un terzo delle olive italiane, con una produzione stimata in calo del 40%.

Infine, per quanto riguarda i frutteti, nei campi agricoli italiani si registrano vere e proprie ustioni che in alcune zone arrivano a provocare la perdita del 70% del raccolto, in particolare per meloni, angurie e albicocche. Per evitare le scottature da caldo, spiega la Coldiretti, si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere.

Agrinotizie


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