Vendemmia 2017, è la peggiore del secolo

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Il clima anomalo ha fortemente penalizzato la produzione italiana di vino

Sono catastrofici i dati sulla vendemmia 2017, che subirà un taglio della produzione del -24%. Lo affermano i dati di Assoenologi, denunciando le anomale condizioni climatiche come principali responsabili di questo crollo: alle devastanti gelate primaverili sono infatti seguiti i mesi estivi di prolungata siccitò e caldo record, che provocheranno la peggiore produzione di vino dal 1947 a oggi.

L’associazione degli enologi ed enotecnici italiani, ha anticipato oggi i suoi dati sul Sole 24 Ore. La produzione italiana di vino del 2017, secondo le stime dell’associazione, supererà a malapena i 41,1 milioni di ettolitri con un calo rispetto allo scorso anno del 24 per cento.

Unica (ma magra) consolazione è la conferma della leadership produttiva mondiale che l’Italia manterrà nonostante la flessione, perché anche in Francia – principale competitor del nostro paese sul comparto vitivinicolo – è prevista una produzione in calo di circa il 30% e in altrettanto gravi difficoltà per la siccità sarebbe anche la Spagna.

Particolarmente penalizzante si è rivelata la gelata primaverile che lo scorso aprile ha colpito i vigneti di molte zone del centro-nord, distruggendo le viti che già erano in fase di fioritura, per non parlare dell’ondata di caldo e della prolungata siccità estiva che non ha certo aiutato i viticoltori, ma che anzi ha consigliato di anticipare le operazioni di raccolta. «Attenzione però – spiega il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, al Sole 24 Ore – il gran caldo (fino a 45-46 gradi in vigneto) e i venti di scirocco in molti casi non hanno favorito la maturazione, ma hanno contribuito a disidratare i grappoli che si presentano con elevate acidità e contenuto di zuccheri. Due componenti che di solito sono alternative e raramente si presentano insieme. Fortunatamente però si riscontrano anche zone che non hanno avuto problemi grazie a qualche pioggia estiva, all’oculata e scientifica gestione dei vigneti con l’irrigazione e alla naturale resistenza a climi estremi di alcune cultivar autoctone».

Vendemmia 2017: i dati regione per regione

Davvero complesso il quadro regionale riportato dal Sole 24 Ore. Si va infatti dal -40% previsto in Lazio e Umbria, al -35% della Sicilia, dal -30% di Toscana, Puglia e Abruzzo al -25% di Marche e Lombardia. Limitano i danni (-15%) Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto (che comunque si conferma principale regione produttrice con 8,6 milioni di ettolitri) mentre un -10% è previsto in Trentino Alto Adige. Unica regione in Italia che riporterà un incremento produttivo nel 2017 (del 5%) è la Campania. Un dato che però, con una produzione di 1,35 milioni di ettolitri che certo non può ribaltare la situazione nazionale.

Agrinotizie


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