Crolla il grano francese, caos sui mercati cereali

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Non ci sono plausibili motivazioni tecniche, ma solo supposizioni. Intanto le previsioni per il 2015/16 annunciano raccolti in forte calo.

di Sergio Pitzalis

Che cosa sta accadendo al grano tenero francese? A pochi giorni dalla chiusura del contratto a termine consegna maggio, il prezzo del Matif è letteralmente crollato senza una plausibile motivazione tecnica.

Di norma negli ultimi giorni di contrattazione è normale osservare una certa volatilità sui contratti a termine – ciò è dovuto essenzialmente agli operatori del settore che girano le loro posizioni sul contratto successivo, in questo caso parliamo di settembre 2015. E l’anomalia c’è stata: infatti, il calo della scorsa settimana ha interessato anche la scadenza successiva, perdendo in cinque sedute ben 15 euro/tonnellata e passando da 185 a 170 euro/tonnellata. Alla riapertura odierna dei mercati, il Blè Rouen recuperava qualcosa rimanendo stabile sulle posizioni di chiusura di venerdì scorso. Alcune indicazioni che qualcosa di strano stava accadendo erano arrivate, come ad esempio il forte calo del movimento di grano in uscita da parte della società che gestisce i silos al porto di Rouen. All’inizio molti analisti non avevano dato un peso eccessivo alla cosa, ritenendola limitata nel tempo; ma in realtà, le rinunce a numerose partite di grano francese erano ormai cosa certa.

Come abbiamo anticipato nel nostro approfondimento della domenica sera, il nodo cruciale è il possibile rientro in gioco del grano russo. Le migliorate condizioni climatiche nell’area del Mar Nero portano a previsioni rialziste in termini di produttività di cereali e soia. Inoltre, la nomina a ministro dell’agricoltura della Federazione russa dell’ex governatore della regione agricola di Krasnodar, il sig. Tkachev, può anche comportare la chiusura nelle prossime settimane della tassa di esportazione introdotta a febbraio scorso. L’effetto sarebbe un grosso quantitativo di cereali e soia disponibile sul mercato mondiale a prezzi molto concorrenziali. Le scorte accumulate dalla Russia in questo periodo sono state elevate proprio a causa della scarsità di buyers.

Altro punto focale è il recupero della nostra moneta nei confronti del dollaro Usa. Come sappiamo, questo gioca tutto a favore dei prodotti a marchio Usa.

Infine, altro fattore negativo per il mercato francese e anche europeo è l’arrivo di notizie non proprio eccellenti dal fronte climatico. In questo caso però, le notizie sono tutte da confermare, avendo a che fare con un’annata sinora ottimale in termini di resa e qualità dei raccolti.

Le tre importanti motivazioni sommate possono aver inciso sulle scelte dei buyers internazionali, preferendo attendere prima di dare conferma ai contratti stipulati con gli operatori francesi. Come dire: mettiamoci un attimo alla finestra, visto il consistente quantitativo di grano disponibile nel mondo, prima di decidere. In ogni caso, gli ultimi dati ufficiali provenienti dalla Federazione russa parlano di grano invernale in buono stato, grazie alle condizioni climatiche generalmente favorevoli avute sino a oggi. L’agenzia francese Stratégie Grain parla di un quantitativo di grano russo sui 53,9 milioni di tonnellate e dell’Ucraina a 23,0 milioni di tonnellate.

Le prime voci sulla scelta delle semine da parte degli agricoltori indicano una preferenza per il girasole e la soia, diminuendo la quantità di mais. Le ragioni sono da ricercare in una maggiore redditività dei semi oleosi rispetto ai cereali. Al di la dell’incidente accaduto in questi giorni al prezzo del frumento francese, cosa che tutti gli operatori sperano rientri nel giro di poco tempo, tutte le previsioni per la prossima stagione puntano a un forte calo dei raccolti, non solo in Europa ma anche in Usa e in molti altri paesi produttori. Con queste stime dovremo lavorare d’ora in poi, poiché la nuova stagione 2015/2016 è ormai prossima.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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