I prezzi dei cereali scendono ancora

I prezzi dei cereali scendono ancora - Immagine
Il fatto dipende dalla fase di ipervendita

di Sergio Pitzalis

Dopo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) i prezzi a termine dei cereali alla borsa di Chicago scendono ulteriormente, infrangendo anche gli ultimi supporti. Ormai parlare di rialzi importanti dei prezzi agricoli è cosa ardua: molto dipende dal fatto di aver raggiunto una fase tecnica di “ipervenduto”, condizione che determina una copertura rialzista da parte degli operatori.

Il momento è caratterizzato dal fatto di riscontare buoni raccolti in quasi tutti i continenti, con l’inevitabile calo dei prezzi sui mercati, Italia compresa.

Mercato internazionale

In realtà l’Usda non ha fatto altro che apportare piccole modifiche a un bilancio mondiale ormai ritenuto sui massimi assoluti in termini di produzione e scorte. Nonostante gli Stati Uniti confermino una produzione in crescita sul frumento, la Usda ha abbassato le previsioni sulle esportazioni per il 2014/2015 a 25,5 milioni di tonnellate, contro i precedenti 26 milioni.

L’agenzia MDA CropCast alza le previsioni per il raccolto mondiale di grano nel 2014/2015 di 5,2 milioni di tonnellate rispetto alla settimana scorsa, con incrementi previsti in Europa e in Cina. Rimangono voci su possibili eccessi di pioggia in alcune zone degli Usa, con possibili ripercussioni sulla qualità dei prodotti, ma al momento le zone interessate sono irrilevanti per incidere sui prezzi a termine. Cosi come rimangono preoccupazioni per la siccità in alcune parti della Russia, in particolare la regione del Volga ormai a corto di piogge estese e anche le previsioni settimanali non confermano tale ipotesi. Per il momento, anche questa condizione non preoccupa i mercati.

Per quanto riguarda il mais, il prezzo a termine recupera in serata, ma anche qui si parla di prese di beneficio. Tra l’altro per il mais le condizioni sui mercati sono addirittura migliori rispetto al grano. Le esportazioni settimanali sono state rispettate con 409.700 tonnellate del vecchio raccolto e con 105.500 tonnellate come prenotazioni sul nuovo raccolto. L’agenzia agricola di Buenos Aires Grains Exchange stima per il 2013/2014 raccolto finale di mais a 25,0 milioni di tonnellate contro una precedente stima di 24,0 milioni. Quest’ultimo dato è coerente con quello della Usda. Anche l’Agenzia MDA CropCast alza le previsioni per il raccolto di mais in Ucraina di 1,2 milioni di tonnellate rispetto alla scorsa settimana: adesso di parla di 26,3 milioni di tonnellate finali.

L’Usda ha aumentato per il 2014 l’area dedicata al mais negli Stati Uniti a 91,6 milioni di ettari, con una produzione a 13,935 miliardi di bushel. Sempre l’Usda rialza leggermente le prospettive per il raccolto di mais nel mondo 2014/15 a 981 milioni di tonnellate, che è sostanzialmente simile a una produzione record della scorsa stagione, mentre le scorte finali passano da 169 a oltre 182 milioni di tonnellate.

Anche la soia cala leggermente dopo la pubblicazione dei dati della Usda. Il recupero nel finale di settimana pare sia dovuto alla notizia del leggero calo degli ettari destinati alla soia, almeno rispetto alla precedente previsione. Per quanto riguarda la resa, si parla di 44,5 quintali per ettaro, al di sotto dei 45,2 previsti fino a ora. Da notare invece il forte aumento sul contratto sull’olio di soia, in crescita venerdì del 2,9% sul contratto di luglio.

Mercato europeo

L’agenzia France AgriMer stima per il 2013/2014 le esportazioni di milling wheat al di fuori dell’Ue a 12,0 milioni di tonnellate, contro una precedente stima di 11,6 milioni. Continua intanto la maturazione del frumento francese in modo perfetto: sempre secondo France AgriMer, siamo a circa 20 punti superiori a un anno fa.

L’orzo primaverile francese ha un avanzamento del 97% contro il 62% della scorsa settimana e addirittura del 19% dello scorso anno. L’orzo invernale è valutato buono/molto buono ed è sceso di 3 punti la settimana scorsa anche se rimane al 67% contro il 64% dello scorso anno. L’orzo primaverile è valutato buono/molto buono, attestandosi al 67% contro il 69% della scorsa settimana e al 71% di un anno fa. Stesso discorso per il raccolto di mais, in avanzamento del 77% del raccolto contro solo il 32% di un anno fa. Il granoturco è stato valutato per 88% buono/molto buono, nello stesso periodo dello scorso anno eravamo solo al 58%.

L’Egitto, intanto, continua ad acquistare grano russo e rumeno. Per gli egiziani il prezzo del frumento francese e degli Usa rimane troppo elevato. Interessante la situazione in Romania, dove si aspettano un raccolto di grano tenero sugli 8 milioni di tonnellate, con un aumento di 500.000 tonnellate sulla produzione dello scorso anno. Tuttavia, il grano rumeno rimane tra i più economici in assoluto, con l’Egitto pronto sempre ad approfittarne.

Continua il rilevamento dei prezzi all’origine. Sui due report settimanali abbiamo analizzato il prezzo medio dei nostri principali prodotti: grano tenero e duro, il suo future Agrex, il granoturco Ibrido Nazionale e i semi oleosi nazionali. In questo modo è possibile non solo confrontare l’andamento dei prezzi interni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma è possibile trovare una diretta correlazione e previsione con il trend internazionale.

– – –

Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

Agrinotizie


Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *


Chi siamo

Agrinotizie.com è un portale di informazione gratuita dedicato al settore dell’agricoltura, nato nel 2010 come servizio per le imprese agricole e gli operatori del settore.


0549 902240

INVIA UNA MAIL


Seguici su Facebook



Newsletter