Onu all’Expo 2015 contro la fame nel mondo

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Firmato l\'accordo di appoggio contro la povertà e la fame nel mondo

Le Nazioni Unite ed Expo 2015 hanno firmato un accordo che conferma l’ampio appoggio dell’Onu all’Expo. Grazie a tale accordo verrà portata alla ribalta mondiale la sfida per sconfiggere fame e povertà e per produrre cibo nutriente e sufficiente per una popolazione mondiale che entro il 2050 raggiungerà i nove miliardi di abitanti.

Il tema di Expo "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" è al centro dei principi fondanti delle Nazioni Unite di combattere la fame e la povertà. L’Expo si terrà a Milano da maggio a fine ottobre 2015. «Il tema di Expo 2015 fa riferimento a questioni come la sicurezza alimentare e la nutrizione, la sostenibilità, la riduzione della povertà, lo sviluppo e la cooperazione. Il sistema delle Nazioni Unite serra le fila in appoggio all’appello per una visione di un mondo sostenibile e libero dalla fame», hanno sottolineato José Graziano da Silva, direttore generale dell’Onu per l’slimentazione e l’sgricoltura (Fao), Kanayo F. Nwanze, presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e Claudia von Roehl, direttrice della divisione Government Partnership del Programma Alimentare Mondiale (Wfp).

Emma Bonino, ministro italiano degli affari esteri, ha sottolineato che «l’Italia è la sede della maggior parte delle agenzie dell’Onu che si occupano di problemi legati all’alimentazione e alla nutrizione. È naturale che la loro partecipazione attiva e il loro coinvolgimento in Expo 2015 siano considerati dal dal mio governo elementi chiave da raggiungere. Expo non é solo promozione di un tema. Noi vorremmo un Expo che non venga ricordato solo per i grattacieli o per l’architettura, ma per le idee, i progetti, gli impegni e le riflessioni che da Expo deriveranno».

Giuseppe Sala, commissario unicodelegato del governo italiano per Expo Milano 2015, ha affermato che «tra i partecipanti ufficiali a Expo Milano, l’Onu è stata la prima organizzazione internazionale ad aver aderito ed è la prima a sottoscrivere il contratto. Sono molto orgoglioso di questo risultato e soprattutto di vedere presenti oggi, in questa occasione speciale, i rappresentanti delle tre agenzie – Fao, Ifad e Wfp – che si occupano di alimentazione e nutrizione a livello mondiale e che guideranno la partecipazione delle Nazioni Unite a Expo Milano 2015. Questa sinergia racconta una volta di più l’interesse globale per il tema dell’Esposizione Universale. "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" raccoglie una sfida che ci vede uniti: assicurare a tutti cibo sano, sicuro e sufficiente, in un’ottica di sviluppo sostenibile».

Il lavoro delle Nazioni Unite sarà in mostra a Expo 2015, e i suoi temi verranno rappresentati trasversalmente attraverso tutti gli oltre 110 ettari di spazio espositivo, invece di limitarsi a un singolo stand tra i tanti. Expo 2015 consentirà alle Nazioni Unite di mettere in risalto le proprie conoscenze e la propria esperienza pluridecennale con lo scopo di rinvigorire gli sforzi per raggiungere, un giorno, un mondo in cui ognuno abbia accesso a cibo sano e sufficiente.

Expo Milano prevede di attirare circa 20 milioni di visitatori in Italia nel 2015. Finora 22 agenzie dell’Onu hanno avanzato proposte per l’esposizione, proposte che convergeranno tutte in un unico messaggio comune delle Nazioni Unite. Nonostante i progressi fatti verso il raggiungimento il primo Obiettivo di Sviluppo del Millennio – dimezzare la percentuale di persone che soffrono la fame e la povertà – ancora 842 milioni di persone al mondo sono cronicamente sottonutrite. Il termine del 2015 segna la fine del tempo limite per il raggiungimento degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Tuttavia. centinaia di milioni di persone sono ancora vittime di fame e povertà. In un mondo in cui sarà necessario produrre il 60% in più di cibo per sfamare gli ulteriori 2 miliardi di abitanti che vi abiteranno nel 2050, con shock climatici e emergenze legate ai cambiamenti climatici, la comunità internazionale dovrà essere in grado di produrre nuovi obiettivi globali per raggiungere uno sviluppo sostenibile nell’era post-2015.

Agrinotizie


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