Tutti i dati sul mercato agrumicolo italiano

Tutti i dati sul mercato agrumicolo italiano - Immagine
Un\'approfondita analisi del Dipartimento dell\'agricoltura Usa

L’Usda, il dipartimento statunitense dell’agricoltura, ha divulgato un rapporto su produzione, consumi e commercializzazione degli agrumi italiani per la stagione 2012/2013 che si è appena conclusa. Riportiamo qui di seguito i dati e le tabelle dettagliate.

 

Arance

Produzione

Nella stagione 2012/2013 (che va da novembre 2012 a ottobre 2013), la produzione italiana di arance è stata in calo del 15% rispetto alla precedente stagione, a causa delle avverse condizioni meteorologiche di inizio primavera 2012. In particolare, la produzione di arance rosse ha fatto segnare un calo del 30-35% (40-45% nel caso delle varietà tardive). Tuttavia il calibro dei frutti risulta molto buono e la qualità eccellente, compensando la scarsa quantità. Le principali aree produttive di arance sono Sicilia (59%) e Calabria (22%).

Queste le principali varietà al momento prodotte in Italia: Tarocco (Comune, Galici, Gallo, Scirè, Nucellare), Moro (Comune, Nucellare), Sanguinello (Moscato Cuscunà, Moscato Nucellare), Sanguigno, Ovale o Calabrese, Biondo Comune, Navelina e Washington Navel.

Tabella 1 – Produzione, offerta e domanda di arance (in tonnellate)

Consumo

Il consumo italiano di arance nella passata stagione è calato di circa il 19%, a causa della limitata disponibilità sul mercato del fresco provocata a sua volta dall’ingente domanda dell’industria del trasformato.

La maggior parte delle arance è consumata fresca; in particolare le varietà rosse (vale a dire Tarocco, Moro e Sanguinello) sono destinate principalmente al consumo fresco, mentre le varietà tardive (Ovale e Valencia) sono inglobate sia dal mercato del fresco sia dall’industria del trasformato.

Commercializzazione

Nell’ultima stagione l’Italia ha esportato 112.843 tonnellate di arance, soprattutto verso Germania (34.598 tonnellate), Austria (16.194 tonnellate) e Svizzera (15.682 tonnellate). Per quanto riguarda le importazioni italiane di arance, queste hanno raggiunto la quota di 177.827 tonnellate, con provenienza principalmente da Spagna (117.037 tonnellate) e Sudafrica (30.599 tonnellate).

 

Succo d’arancia

Il nostro paese prevede di trasformare circa 315.000 tonnellate di arance nella stagione 2012/2013, producendo circa 22.050 tonnellate di concentrato di succo di arancia.

Tabella 2 – Produzione, offerta e domanda di succo d’arancia (in tonnellate).

 

Mandarini

Produzione

La produzione di mandarini italiani, composta per circa l’80% di clementine senza semi e di circa il 20% di mandarini, nel 2012/2013 è diminuita del 19% rispetto alla stagione precedente. Questo a causa delle intense piogge dello scorso gennaio che hanno danneggiato gravemente la produzione di clementine. Si prevede tuttavia un aumento del 10% per la produzione di mandarini, nonché un buon livello di qualità.

Le principali aree produttive italiane di mandarini rimangono Calabria (50%), Sicilia (23%) e Puglia (14%), mentre le varietà più prodotte sono Avana e Tardivo di Ciaculli per il mandarino, Comune o Oroval e Monreal per le clementine.

Consumo

Nella passata stagione il consumo di mandarini italiani è stato in calo a causa della disponibilità limitata di prodotto destinato al mercato del fresco. Anche in questo caso, come per le arance, c’è infatti stato un notevole aumento di richiesta da parte dell’industria del trasformato e della produzione inferiore.

Clementine e mandarini sono consumati dagli italiani in grande quantità durante le vacanze invernali, quando d’altronde la produzione invade il mercato.

Tabella 3 – Produzione, offerta e domanda di mandarini (in tonnellate)

Commercializzazione

Nella passata stagione l’Italia ha esportato 116.685 tonnellate di mandarini, con destinazioni principali la Polonia (28.188 tonnellate), la Romania (11.066 tonnellate) e l’Ungheria (10.568 tonnellate). Le importazioni hanno invece raggiunto le 95.376 tonnellate, quasi tutte in arrivo dalla Spagna (87% delle importazioni, pari a 82.914 tonnellate).

 

Limoni

Produzione

La produzione italiana di limoni ha subìto un lieve calo del 4%, ma la qualità del prodotto è buona. Naturalmente è la Sicilia a produrre la maggior parte dei limoni italiani, con una quota dell’86%.

Le principali varietà di limone coltivate in Italia sono il Femminello Comune (Zagara Bianca, Siracusano, Santa Teresa), il Monachello e l’Interdonato. Si prevede che all’industria del trasformato saranno destinate 115.000 tonnellate di limoni.

Tabella 4 – Produzione, offerta e domanda di limoni (in tonnellate).

Consumo

Nella stagione 2012/2013 il consumo di limoni italiani è calato dell’8,9% rispetto all’annata precedente. Il mercato del fresco continua a essere la destinazione principale della produzione.

Commercializzazione

Nella passata stagione l’Italia ha esportato 38.433 tonnellate di limoni, soprattutto in Germania (13.406 tonnellate) e Grecia (6.004 tonnellate); mentre le importazioni hanno toccato le 110.710 tonnellate, in arrivo soprattutto da Spagna (51.608 tonnellate) e Argentina (37.574 tonnellate).

 

Pompelmi

Infine, la produzione e il consumo di pompelmi italiani sono rimasti stabili. Le esportazioni ammontano a 1.875 tonnellate, principalmente verso Francia (510 tonnellate) e Slovenia (444 tonnellate); mentre le importazioni sono di 28.050 tonnellate, in arrivo soprattutto da Sudafrica (8.994 tonnellate) e Israele (6.532 tonnellate).

Tabella 5 – Produzione, offerta e domanda di pompelmi (in tonnellate).

Fonte delle tabelle: Global Trade Atlas.

Fonte dei testi: Usda e Freshplaza

Agrinotizie


One comment

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *


Chi siamo

Agrinotizie.com è un portale di informazione gratuita dedicato al settore dell’agricoltura, nato nel 2010 come servizio per le imprese agricole e gli operatori del settore.


0549 902240

INVIA UNA MAIL


Seguici su Facebook



Newsletter