Grano duro, il future italiano non decolla

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Mancano acquirenti e gli scambi sono al minimo. Ciò che manca è un\'organizzazione di base per la promozione all\'estero, come avviene in Usa.

di Sergio Pitzalis

Messaggio ai lettori: Il nuovo report sui cereali e semi di soia è pronto. Essendo un mensile, almeno in queste prime stesure, il primo numero integrale uscirà a partire dal mese di ottobre in formula abbonamento. In settimana pubblicheremo un estratto, scaricabile gratuitamente, dove avrete un’idea dell’impostazione e il tipo di informazioni sui mercati fisici che intendiamo dare. Vogliamo offrire, agli agricoltori e agenti di commercio della filiera agricola, un qualcosa di nuovo per il nostro mercato. I report in commercio hanno un orientamento per lo più giornalistico ma ridotto dal punto di vista tecnico. Il nostro obiettivo, invece, è quello di portare in primo piano l’analisi tecnica dei mercati, con previsioni accurate sia sotto l’aspetto del tempo sia del prezzo. L’esperienza maturata in questi anni sui mercati agricoli americani può oggi essere applicata ai nostri listini, sfruttando la globalizzazione e la forte interconnessione finanziaria esistente sui vari mercati.

I contratti a termine Usa, consegna dicembre 2013, continuano a muoversi tra due livelli primari di prezzo: 6 dollari e 50 cent e 6 dollari 33 cent. Le variazioni giornaliere, più o meno veloci che intercorrono tra questi prezzi, hanno per lo più una valenza speculativa, e non nascono da operazioni di copertura effettuate dagli operatori del settore. Le condizioni cicliche stagionali presenti e l’attuale configurazione grafica del wheat presuppongono una discesa sotto il minimo attuale, aprendo la strada a supporti assai inferiori già per fine anno.

Vediamo adesso quali sono state le novità della settimana sul mercato fisico europeo dei cereali. Prezzi in movimento per il grano francese, alla luce di possibili nuove esportazioni nei paesi del Nord Africa. Rivisti al rialzo anche il raccolto di milling wheat e mais. L’agenzia France Agrimer alza ulteriormente le stime sopra i 36 milioni di tonnellate, in crescita di oltre il 3% rispetto allo scorso anno. Al momento, i migliori rendimenti si hanno nel nord del paese.

Si conferma ancora in crescita il grano rumeno, sopra le aspettative quest’anno. L’organizzazione interna Arcpa parla di rendimenti sopra il 50% rispetto allo scorso anno: 4,0 milioni di tonnellate contro 2,6 milioni. Non è un caso che l’ultima gara di acquisto da parte dell’Egitto sia andata a favore proprio della Romania. Sono state fissate 60.000 tonnellate, al prezzo di 252,00 dollari a tonnellata più le spese di spedizione, contro un prezzo del grano francese pari a 258,50 dollari la tonnellata. In questa circostanza il prezzo del grano rumeno è stato più conveniente di quello dei paesi del Mar Nero.

Infine, in Russia confermano le esportazioni a 21,5 milioni di tonnellate, tra cui 15,5 milioni di tonnellate di grano, 3 milioni di mais e 2 milioni di orzo. Non è ancora chiaro se tutto questo quantitativo sarà disponibile per l’esportazione oppure se dovranno fare i conti con una domanda interna che ne limiterà le quantità disponibili.

Diamo uno sguardo adesso al prezzo del grano tenero nazionale tipo n° 1 – speciali di forza (p.s. 79/80 kg/hl, c.e. 1%, prot. 13%) scambiato alla Borsa Merci di Bologna: in questa ultima settimana il prezzo per tonnellata è rimasto stabile. L’oscillazione settimanale è stata tra 223 e 227 euro/tonnellata.

Per le quotazioni del grano duro, invece, non ci sono movimenti di rilievo:

  • Borsa merci di Bologna. L’oscillazione settimanale è stata tra 277 e 282 euro/tonnellata per la qualità Nord – Fino – rinfusa partenza p.s. 79/80 kg/hl, c.e. 1+1%, bianc. 30/35%, volp.10%, prot. 12,5%.
  • Borsa merci di Foggia. L’oscillazione settimanale è stata tra 268 a 273 euro/tonnellata per la qualità Fino (peso Kg 80 per hl; umidità 12%, spezzati max 6%; farinosi 1%, bianconati fino al 25%; nulli 0,50%,).
  • Borsa di Milano (contratto consegna dicembre 2013). L’ultimo prezzo trattato è stato di 284,38 euro per contratto. Trattasi del nuovo strumento a termine sul grano duro, emesso dalla borsa di Milano ma con volumi ancora non sufficienti per decretarne una propria autonomia.

Qui dobbiamo aprire una parentesi. È un vero peccato il prolungarsi del mancato decollo del future sul grano duro italiano. Erano state riposte tante speranze da parte di istituzioni e privati su questo tipo di contratto, ma mancano gli acquirenti e gli scambi continuano a essere minimi. Secondo noi, quello che manca è un’organizzazione alla base dei mercati in grado di promuovere il nostro prodotto in Europa e nel mondo. L’idea del future è ottima di per sé, ma è come aver messo in mare una barca a vela senza le vele. Gli agricoltori americani possono, ad esempio, contare sulla US Wheat Associates, la quale vive grazie al contributo dei suoi iscritti e ha lo scopo di promuovere il grano americano nel mondo.

Infine, vediamo alcuni dei principali avvenimenti della settimana sul mercato cereali Usa. La questione principale della settimana negli Stati Uniti è stata quella sul mais. Sono molti gli analisti che ritengono troppo basse le rese per ettaro espresse dalla Usda, la quale parla di 154,4 bushel per acro, contro un possibile rialzo fino a 157 bushel sempre per acro; specie adesso che le condizioni climatiche non rappresentano più un problema. I prodotti agricoli Usa sono ancora una volta accerchiati da un lato da prezzi esterni competitivi e ben più concorrenziali dei loro, e dall’altro dall’elevata disponibilità dei prodotto, essendo vicino ai massimi storici.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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