Neonicotinoidi limitati solo per due anni
L’Unione Europea non vieterà i pesticidi neonicotinoidi, ma ne restringerà l’utilizzo per due anni. La decisione è stata presa lunedì dal comitato d’appello dell’Unione europea, in seguito a una lunga serie di votazioni che non avevano visto raggiungere un accordo.
L’impiego di neonicotinoidi era stato legato da molti studiosi alla preoccupante moria di api, portando a un lungo dibattito che vedeva da una parte alcune associazioni agricole allarmate per la possibilità di un divieto «in contrasto con il progresso tecnologico» (come ha affermato Assosementi, vedi comunicato), e dall’altra gli apicoltori infuriati per l’utilizzo di un pesticida così dannoso per le api.
L’Unione europea, dunque, ha deciso definitivamente di non vietare i neonicotinoidi, ma solo di restringerne l’utilizzo per due anni, seppure non siano stati definiti precisamente i termini di questo limite. Solo dopo che i tre principi attivi appartenenti alla classe dei neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiametoxam) saranno stati utilizzati in misura ristretta per due anni, l’Unione europea tornerà a esaminare la problematica questione.
Le nuove regole entreranno in vigore il 31 dicembre 2013, ma ancora non sono state concordate nel dettaglio. Il risultato raggiunto è tuttavia già un traguardo, se si pensa alle difficoltà connesse a questa lunga discussione, che ha visto in primo piano i notevoli interessi economici legati al business dei pesticidi, che sicuramente hanno influito su una decisione che richiedeva un’ampissima maggioranza tra gli Stati membri e che, invece, è stata via via rimandata a organi superiori fino ad arrivare al consiglio d’appello.
La Commissione europea ha già affermato che definirà i dettagli dei limiti ai neonicotinoidi entro le prossime settimane, e che saranno sicuramente previste eccezioni sia per le coltivazioni in serra, sia per le coltivazioni in campo aperto che non stanno fiorendo e che quindi non attirano le api.