L’invasione vichinga compromette le primizie

L’hanno battezzata "invasione vichinga" e sta mettendo in seria difficoltà le coltivazioni di tutta Italia. L’ondata di aria gelida proveniente dall’artico in queste ore sta riducendo le temperature medie di circa dieci gradi in tutta la penisola, compromettendo le primizie. Inoltre, le violente piogge cadute negli ultimi giorni hanno provocato estesi allagamenti nei campi, e di conseguenza condizioni di asfissia nei terreni, soprattutto in quelli argillosi.
Sono soprattutto le foraggere, che rischiano l’ammuffimento delle radici, a stare subendo i danni più gravi. Ma l’allarme è elevato anche per le primizie primaverili: fragole, carciofi, asparagi e fave si trovano proprio in questo periodo in uno stadio avanzato di crescita, ma allo stesso tempo molto delicato. Qualsiasi improvvisa ondata di freddo a ridosso della primavera può danneggiare irrimediabilmente queste coltivazioni, pregiudicando la raccolta.
Ma la "perturbazione vichinga", con il suo crollo delle temperature, può anche portare seri problemi agli alberi da frutto, che attualmente sono in fase di germinazione (e in alcuni casi, soprattutto al Sud, persino di fioritura). In questo caso, il pericolo è che la ripresa vegetativa si blocchi, compromettendo la fruttificazione.