Neonicotinoidi, ci sono soluzioni più efficaci
I rischi da esposizione a polveri di neonicotinoidi per le api riportati da Efsa, come indicato nel report del 16 gennaio, non tengono conto di tutte le possibili misure di prevenzione, tra cui l’impiego di filtri durante le semine. I filtri appositamente modificati e installati sulle seminatrici pneumatiche trattengono le polveri e le sostanze attive fino al 97% del principio attivo.
È quanto emerge da uno studio realizzato nel 2011 dall’unità operativa di ingegneria agraria del Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura). La concia delle sementi, una tecnica industriale di consolidata qualità che prevede un trattamento protettivo contro i parassiti direttamente sul seme, risulta maggiormente sostenibile rispetto al trattamento in pieno campo, poiché consente di ridurre fino a venti volte le dosi di principio attivo utilizzato (solo 60 – 80 grammi per ettaro, rispetto a 1,2 – 1,5 kg).
Assosementi, consapevole dei potenziali rischi associati all’impiego dei neonicotinoidi, in particolare nei riguardi delle api e degli impollinatori naturali, è già da tempo impegnata a ridurre tali rischi, dimostrando come sia possibile contenere con le nuove tecniche di concia industriale la dispersione di polveri nell’ambiente circostante al campo di semina.
Le aspettative a livello mondiale di un forte aumento delle produzioni agricole, per fare fronte alla crescente domanda di alimenti e di bio-energie, suggeriscono di ricorrere a ogni mezzo razionalmente utilizzabile che il progresso tecnico e scientifico ci mette a disposizione e che consente di incrementare la produttività. Su un periodo di 5 anni, secondo le stime di Esa (European seed association), la messa al bando di questi prodotti provocherebbe un danno di 17 miliardi di euro all’economia europea e metterebbe a rischio 50 mila posti di lavoro in agricoltura.
comunicato stampa Assosementi