Catania: ‘Negoziato Pac ancora molto difficile’

Il ministro italiano delle politiche agricole Mario Catania continua a evidenziare le difficoltà di portare avanti il negoziato sulla Pac per favorire l’agricoltura italiana. L’ultima dichiarazione in merito è arrivata venerdì, quando Catania ha partecipato al convegno "La Pac dopo il 2013: il processo di riforma della Politica agricola comune" insieme al commissario europeo all’agricoltura Dacian Cioloş, all’europarlamentare Giovanni La Via e all’assessore per le risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana, Dario Cartabellotta.

Così si è espresso Catania: «Il negoziato sulla riforma della Pac è difficile, ma il governo italiano lo ha affrontato, con la personale preoccupazione del presidente Monti, con estrema attenzione ed energia. Alcuni Stati membri chiedono una forte riduzione del budget europeo, mentre il presidente Monti ha, da un lato, ribadito che non è opportuno avere una riduzione apprezzabile del bilancio europeo se vogliamo che l’Europa funzioni; dall’altro ha sottolineato che occorre avere una ripartizione dei sostegni fra i Paesi più equilibrata».

«L’Italia – ha aggiunto il ministro – è un forte contribuente netto dell’Unione europea, ma non accetta più di avere un livello di contribuzione così elevato. E’ necessario ridurre la forbice tra ciò che versiamo e ciò che dalla Ue ritorna ai nostri territori, soprattutto per quanto riguarda la Pac, a tutela dei nostri agricoltori e delle aziende italiane. Vogliamo anche delle regole, perché sappiamo bene che la Pac non è solo un sostegno economico. Vogliamo però regole che siano idonee a tutelare le caratteristiche dell’agricoltura italiana. Noi abbiamo bisogno di un sistema che consenta di tutelare la Sicilia come le produzioni settentrionali e come, in generale, tutte le altre realtà agricole europee».