La Pac costerà 300 euro a beneficiario

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Nuovo attacco di Confagricoltura sulla Politica agricola comune: \'Complicherà il settore agricolo\'

«La riforma della politica agricola comune, così come prospettata dalla Commissione Ue, aumenta gli oneri burocratici e i costi di gestione e di controllo a carico delle casse europee». Lo sottolinea Confagricoltura, che fa proprie le preoccupazioni espresse in una dichiarazione comune dai direttori degli organismi pagatori europei, i quali hanno chiesto una semplificazione delle regole sulla Pac.

Già oggi la gestione del solo sistema dei pagamenti diretti costa ogni anno, a livello europeo, quasi quattro miliardi di euro (poco meno del 10% di quanto erogato), di cui 2,5 miliardi per l’attività corrente. In pratica, annualmente gli oneri di gestione e controllo superano i 300 euro per beneficiario (vedi tabella). Con la riforma proposta ci sarebbe un maggior onere a livello comunitario, che Confagricoltura stima in quasi 400 milioni di euro per anno e che porterebbe il costo per ogni beneficiario a 370 euro.

Senza contare gli oneri che, in base alle regole della proposta, sarebbero sopportati dalle imprese agricole. Il solo greening (rinverdimento) – con il quale si intende rendere obbligatorie, per tutti gli agricoltori, alcune pratiche agroambientali – costa agli agricoltori più di 300 euro ad ettaro, un importo ben superiore al contributo che verrà loro corrisposto.  Conclude il comunicato di Confagricoltura: «Quella che si sta delineando è una situazione insostenibile. Invece di semplificare effettivamente le regole, si sta pensando di renderle più complesse e costose da gestire».

(fonte: Confagricoltura)

Agrinotizie


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