Motolese: ‘I giovani al centro della riforma’

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L\'invito del presidente dei giovani agricoltori: \"Troppa distanza tra istruzione e imprese\"

«Nella vendita degli asset pubblici occorre iniziare dai beni demaniali, dando la priorità d’acquisto agli imprenditori under 40». Questa la proposta di Nicola Motolese (nella foto), presidente di Anga (Associazione nazionale giovani agricoltori, organo di Confagricoltura) in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dello scorso 15 giugno, che ha esaminato il decreto sviluppo e si è confrontato sulle dismissioni dei beni statali.

Per far ripartire l’Italia, l’Anga è convinta che sia necessario mettere i giovani realmente al centro delle politiche di Governo, quelli in cerca di occupazione e quelli che costruiscono un’attività. L’Anga ha più volte sottolineato le difficoltà che frenano lo sviluppo del Paese.

Prosegue Motolese: «O si lavora sistematicamente, o il gap socio-economico nazionale è destinato ad allargarsi. È fondamentale sostenere l’assunzione dei giovani, ma nello stesso tempo va realmente favorito lo start-up delle imprese. Occorre stimolare la solidarietà intergenerazionale, ma anche l’aggregazione tra aziende. Bisogna semplificare l’accesso al credito e valorizzare per davvero il progetto e l’idea imprenditoriale. Va annullata la distanza tra il mondo della scuola e quello delle imprese e nel far questo non si può trascurare lo sviluppo della cultura d’impresa, né ignorare quelle imprese di giovani che già esistono e che cercano di andare avanti nonostante la crisi e gli innumerevoli ostacoli».

Fonte: comunicato Anga-Confagricoltura

Agrinotizie


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