La sostenibilità nell’agroalimentare fra gas serra, consumi idrici, energie rinnovabili e biologico
In occasione della 24^ assemblea generale di bilancio del consorzio Il Biologico, che si svolgerà venerdì 1° giugno 2012 presso l’agriturismo "La Lupa" di Castelfranco Emilia (via Cassola di Sopra, Loc. Piumazzo), alle ore 11 è in programma una tavola rotonda dal titolo "La sostenibilità nell’agroalimentare fra gas serra, consumi idrici, energie rinnovabili e… biologico".
Relazione introduttiva
Giuseppe Garcea (CCPB srl, Bologna): Un nuovo modello di valutazione per la sostenibilità ambientale delle filiere agroalimentari
Tavola rotonda
Moderatore: Lorenzo Frassoldati (direttore Corriere Ortofrutticolo)
Partecipanti: Germana Olivieri (LCA Lab spin off ENEA, Bologna), Giorgio Ragaglini (Land Lab Scuola Superiore di Sant’Anna, Pisa), Simone Fazio (DISTA – Università di Bologna), Stefano Bontempi (CIRI Energia e Ambiente – Università di Bologna).
Riflessioni conclusive
Roberta Chiarini (dirigente Servizio Percorsi di Qualità, Relazioni di Mercato e Integrazioni di Filiera – Regione Emilia Romagna)
La tavola rotonda ha lo scopo di fare chiarezza sul tema della sostenibilità e sui parametri che possono essere presi a paradigma per poterla oggettivizzare, non dimenticando che, oltre alla sostenibilità di tipo ambientale, si deve declinare anche quella sul versante sociale ed economico. A questo proposito, CCPB srl ha definito un modello di valutazione dei cosiddetti impatti ambientali, ovvero delle emissioni in gas serra, del consumo idrico, del potenziale eutrofizzante e acidificante dell’acqua solo per citare quelli più importanti fra i dieci censiti, attraverso i quali definire una sorta di "carta d’identità" per unità funzionale (Kg, lt) di prodotto, per ettaro o per processo produttivo considerato. Un approccio di filiera tramite il quale misurare l’impatto ambientale di ogni singolo soggetto che vi partecipa attraverso l’analisi degli input e il calcolo LCA (ciclo di vita) del prodotto e del processo produttivo che ne sta alla base. L’applicazione di tale modello consente di misurare il processo produttivo giungendo al calcolo, ad esempio, dei gas serra in gr o kg di CO2 equivalente o del consumo idrico in lt d’acqua o di altri parametri di impatto per poi, desiderandolo, impostare progetti di miglioramento nel tempo.
Per informazioni: gbiguzzi@ccpb.it – egibertini@ccpb.it – 051 6089811.