Terremoto, danni per 200 milioni in agricoltura
«Con il terremoto avvenuto la scorsa notte in nord Italia, il settore agroalimentare potrebbe avere subìto danni per duecento milioni di euro». Non ha nascosto la dura verità il ministro all’agricoltura Mario Catania, che oggi ha riferito le prime stime ufficiali sul violento terremoto che ha colpito l’Emilia domenica scorsa. «Il Consiglio dei Ministri – ha aggiunto Catania – ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori colpiti dal sisma. Il Mipaaf è al lavoro per completare al più presto il monitoraggio, che è la premessa per consentire alla aziende di riprendere il prima possibile la loro attività produttiva».
Il sisma del 20 maggio ha coinvolto le province di Ferrara, Modena, Mantova e Rovigo, danneggiando gravemente circa cinquanta comuni, in cui operano più di diecimila aziende agricole (di cui circa mille allevamenti e alcune centinaia di strutture di trasformazione, lavorazione e immagazzinaggio di prodotti agroalimentari).
Le tipologie principali di danni al settore agroalimentare sono due: i danni a prodotti non durevoli con perdita di valore totale o parziale (in questo gruppo il danno maggiore riguarda tredici magazzini di conservazione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, che sono crollati del tutto) e i danni alle strutture e alle attrezzature durevoli (circa un centinaio le aziende agricole crollate o inagibili).