Agricoltura, allarme globale per la siccità

L’allarme siccità lanciato da mesi in Italia (e risoltosi in parte grazie al mini ciclone Lucy: vedi notizia) non riguarda solo il nostro paese, bensì l’intero globo. Ci eravamo già occupati dell’assenza di piogge in Europa (vedi qui), ma l’argomento continua a preoccupare poiché l’agenzia ambientale britannica ha dichiarato lo stato di emergenza in 17 contee nel sud della Gran Bretagna, per una siccità che in questo paese è la peggiore dal 1976. Il fenomeno sta riguardando 35 milioni di inglesi, e sono ovviamente gli agricoltori i più a disagio: si pensi che nelle contee più a secco sono stati costruiti degli invasi per recuperare l’acqua piovana in modo da riutilizzarla in estate.
Oltreoceano la situazione è ancora peggiore. Negli Usa i terreni sono secchi come non mai, soprattutto nel sud (Georgia e Texas in primis), e i danni in agricoltura ammontano già a dieci miliardi di dollari. Gli unici due stati americani a non essere stati toccati dalla sicttià sono l’Ohio e l’Alaska. Persino il New England, che non ha mai avuto questi problemi, è in allarme. Ma negli Stati Uniti la causa della siccità è stata bene individuata: si tratta di El Niño, un particolare fenomeno climatico avvenuto nell’Oceano Pacifico.