De Castro confermato presidente Commagri
Paolo De Castro è stato riconfermato per altri due anni e mezzo alla guida della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo (Commagri), nel ruolo di presidente che ricopre già dal 20 luglio 2009. Queste le prime parole di De Castro subito dopo il voto, avvenuto ieri: "Ringrazio i colleghi per la fiducia conferitami; fiducia che va nel segno della continuità di impegno e di lavoro a sostegno dell’agricoltura europea. Durante il mandato lavoreremo in una fase delicata, caratterizzata dal negoziato sulla riforma della politica agricola comune. Si tratta di una prova importante che ci carica di responsabilità e che ci pone davanti alle nuove sfide di un’agricoltura che sta ridisegnando i propri scenari futuri. Il mio impegno sarà orientato a continuare a far valere una voce unica e decisa del Parlamento Europeo per la tutela degli agricoltori e dei cittadini europei".
Subito sono arrivati anche i commenti da parte delle principali autorità italiane. Ieri Paolo Bruni, presidente del Cogeca (Confederazione europea delle cooperative agricole), a margine della celebrazione del cinquantesimo anniversario della Pac ha dicharato: "La conferma di De Castro alla presidenza della commissione agricoltura del Parlamento Europeo è un grande valore per l’agricoltura europea ed italiana. La sua competenza ed esperienza, confermate con unanime acclamazione, saranno utilissime al rinnovo della Pac post 2013".
Soddisfatto anche Maurizio Gardini, presidente Fedagri-Confcooperative: "Esprimiamo grande soddisfazione per la riconferma di Paolo De Castro. Si tratta di un importante segnale di continuità che premia il lavoro fatto dal presidente, e che gli permetterà di portare avanti con maggiore forza il difficile negoziato sulla nuova Pac".
Infine, da Confagricoltura si è felicitato il presidente Mario Guidi: "Paolo De Castro è competente e conosce bene i problemi del settore agricolo, e ciò gli viene riconosciuto da tutte le componenti del Parlamento europeo. Il suo impegno fattivo e concreto, la sua azione accorta ed equilibrata sono indispensabili per una nuova politica europea per l’agricoltura che soddisfi le necessità e le attese del settore primario".